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lunedì 18 aprile 2016

Commercio mondiale di merci contraffatte: 338 miliardi di euro di valore

·         Secondo gli ultimi dati disponibili del 2013 il commercio internazionale di merci contraffatte e usurpative ha un valore pari a 461 miliardi di USD (338 miliardi di EUR), equivalente al 2,5 % degli scambi commerciali a livello mondiale.
·         Nell'UE tali prodotti hanno rappresentato ben il 5 % delle importazioni totali, per un valore fino a 85 miliardi di EUR.
Sono questi alcuni dei risultati principali di una relazione congiunta dell'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) pubblicata oggi a Parigi, che presenta un'analisi quantitativa del valore del commercio mondiale di merci contraffatte e usurpative.
 
Il documento, intitolato "Trade in Counterfeit and Pirated Goods: Mapping the Economic Impact" (Il commercio di merci contraffatte e usurpative: una mappatura dell'impatto economico), stima gli effetti economici della contraffazione e della pirateria sugli scambi internazionali in base ai dati relativi a quasi mezzo milione di sequestri doganali. Secondo le conclusioni dell'analisi i prodotti contraffatti e usurpativi possono provenire da tutte le economie. Nel contesto di tale fenomeno le economie emergenti svolgono un ruolo importante in quanto produttrici di prodotti contraffatti o zone di transito.
 
Le merci in questione vanno da beni di lusso e prodotti industriali (quali macchinari, componenti di ricambio o sostanze chimiche) ad articoli di consumo con un impatto sulla sicurezza personale (come prodotti farmaceutici, alimenti e bevande, attrezzature mediche o giocattoli). I contraffattori ricorrono sempre più a piccole spedizioni, in parte per l'aumento del commercio elettronico oltre che per ridurre il rischio e le conseguenze finanziarie di un'eventuale individuazione.
 
I marchi maggiormente danneggiati dalla contraffazione sono registrati soprattutto nei paesi membri dell'OCSE e dell'UE, ad esempio Stati Uniti, Italia, Francia, Svizzera, Giappone, Germania e Regno Unito.
 
Tuttavia la relazione evidenzia altresì che le violazioni riguardano in misura crescente le economie emergenti, a riprova del fatto che la contraffazione rappresenta un rischio per le società innovative a prescindere dalla loro ubicazione.
 
I dati analizzati nel documento, forniti dall'Organizzazione mondiale delle dogane, dalla direzione generale della Fiscalità e dell'unione doganale della Commissione europea e dai servizi statunitensi delle dogane e della protezione delle frontiere, tratteggiano un'immagine precisa dell'impatto economico della contraffazione e della pirateria sugli scambi internazionali a livello mondiale.
 
Il direttore esecutivo dell'EUIPO, António Campinos, ha dichiarato:
 
"La proprietà intellettuale genera valore per le imprese e le economie, e l'efficace tutela e applicazione della PI aiutano a promuovere l'innovazione e la crescita economica. Ai governi di tutto il mondo occorrono dati affidabili e oggettivi per poter valutare il pericolo posto dalla contraffazione e dalla pirateria a livello nazionale, dell'UE e internazionale. Questa relazione fornisce loro un contributo per lo svolgimento di tale compito".
 
La relazione odierna è stata preparata nell'arco di 18 mesi ed è frutto della stretta collaborazione tra l'EUIPO e l'OCSE. Allo stesso tempo l'EUIPO conduce una serie di studi per quantificare l'impatto economico della contraffazione in settori chiave nell'UE.
 
INFORMAZIONI SULL'EUIPO

L'EUIPO è la più grande agenzia decentrata dell'UE, con sede ad Alicante, in Spagna. Gestisce la registrazione dei marchi dell'Unione europea (MUE) e dei disegni o modelli comunitari registrati (DCR), i quali offrono entrambi protezione della proprietà intellettuale in tutti i 28 Stati membri dell'UE. L'EUIPO ospita anche l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Fino al 23 marzo 2016 l'EUIPO era conosciuto come Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI).

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