Dopo tanti morti "sospette" (nel senso che forse con l'ospedale aperto forse potevano essere salvate ) e probabilmente tante altre non passate agli onori della cronaca, il nuovo governatore della Regione, Vincenzo De Luca, ha annunciato di essere al lavoro per far rientrare l’ospedale di Agropoli nella rete dell’emergenza.
Ad oggi però i fatti sono che la struttura ancora non è cambiata in Pronto Soccorso annunciato in pompa magna prima delle elezioni del 5 Giugno scorso.
Il nosocomio di Agropoli è stato sempre al centro degli spot elettorali, anzi è nato proprio come uno spot elettorale nel 2004: fu protagonista di tante promesse nel 2010, e la sua riapertura venne annunciata dagli stessi fautori della sua chiusura nel maggio 2015, ad una settimana dalle elezioni.
Nessuna condanna arrivò per questi proclami, né dalla politica, né dai cittadini che, eccezion fatta per le ultime consultazioni, hanno anche premiato chi ha previsto la chiusura del nosocomio cittadino.
Emblematico il caso di Angelo Montemarano, assessore regionale alla sanità della Giunta Bassolino, confermato a pieni voti dai cittadini agropolesi (su consiglio anche di politici locali) nonostante fosse tra i fautori dell’uscita del nosocomio dalla rete dell’emergenza.
Forse per la prima volta tra qualche settimana (non oltre) sarà attivo in pianta stabile il pronto soccorso con 20 posti letto e reparto di stabilizzazione e breve terapia intensiva.
Ciò lascia ben sperare perché, critiche a parte, come ha sottolineato spesso anche Giovanni Basile, a capo del comitato civico pro ospedale, non importa chi restituisca il diritto alla salute ai cittadini dell’Alto Cilento e per quale motivo, ciò che conta è che il territorio riabbia il suo presidio, quello con gli accessi più alti del territorio, quello che serve un’utenza di ottantamila persone, che quintuplicano nel corso dell’estate.
È di poche ore fa il decesso in ambulanza di un turista che si trovava a Castellabate , mentre veniva condotto sulla vettura medica è spirato nei pressi di Agropoli e beffa delle beffe la struttura più vicina con disponibilità ad accogliere la salma era l'ospedale di Battipaglia. Insomma, sopravvivere è una corsa a chilometri.
Marco Nicoletti 2016 ©
- foto collage
Citazione di Gioacchino Murat
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