Una nuova indagine mondiale, che ha coinvolto anche l'Italia, indica un peggioramento delle prospettive di vita per 100 milioni di persone affette dalla forma più difficile di ipertensione.
Nonostante le cure mediche continue, la situazione è allarmante: una nuova indagine rivela che per due terzi (71%) dei soggetti affetti da ipertensione 'resistente al trattamento' in Italia la pressione alta è il timore più grave per la propria salute. Più di 4 pazienti su 5 (82%) dichiara di aver bisogno di nuove opzioni terapeutiche per riportare sotto controllo la pressione pericolosamente alta di cui soffrono.
Per visualizzare il comunicato stampa multimediale, vedere: http://www.multivu.com/mnr/53359-hypertension-global-awareness-effort-power-over-pressure-educate-patients
L'ipertensione resistente al trattamento, ossia una pressione che continua a rimanere alta nonostante il trattamento con tre o più farmaci appartenenti a classi differenti, minaccia la salute di quasi 100 milioni di persone in tutto il mondo. [1,2]
Dal sondaggio, realizzato con il sostegno di Medtronic, è emerso che in Italia i soggetti affetti da ipertensione resistente al trattamento nutrono serie preoccupazioni per la propria salute. Quasi quattro quinti (77%) degli intervistati ha descritto le proprie condizioni di salute come 'sufficienti o scadenti', nonostante la maggioranza dei pazienti italiani con ipertensione resistente al trattamento abbiano dichiarato di essere in cura dal medico di base (64%) o dal cardiologo (34%).
Il sondaggio ha rivelato che gli adulti con ipertensione resistente al trattamento devono affrontare problemi medici più gravi rispetto ai pazienti con forme meno avanzate di malattia: hanno più probabilità di essere colpiti da altre malattie che mettono a rischio la vita, tra cui il diabete di tipo 2 (14% vs. 6%), cardiopatie (45 % vs. 9%) e obesità (33% vs. 23%); in media assumono 4 pillole al giorno per abbassare la pressione e molti di loro combattono per tenere sotto controllo l'ipertensione da oltre 10 anni.
I pazienti con ipertensione resistente al trattamento che hanno partecipato all'indagine hanno dichiarato che la pressione è la maggiore preoccupazione per la propria salute e che condiziona in modo rilevante nella vita di tutti i giorni. Sei pazienti su dieci (64%) hanno ammesso di avere molta paura dell'ictus quale conseguenza della pressione alta. Otto pazienti con ipertensione resistente al trattamento su dieci hanno affermato che la pressione alta ha avuto un impatto negativo sulla propria tranquillità generale (85%) e sulle condizioni generali di salute (90%). Infine, i pazienti con ipertensione resistente al trattamento chiedono più alternative per poter gestire il disturbo di cui soffrono. Quasi tre pazienti su quattro (73%) affetti da ipertensione resistente al trattamento hanno espresso preoccupazione per il numero di farmaci che assumono, e oltre 4 su 5 (84%) vorrebbero che fosse più facile riuscire a tenere la pressione alta sotto controllo. Oltre 4 pazienti con ipertensione resistente al trattamento su 5 (82 %), inoltre, ritiene che la propria qualità di vita migliorerebbe in modo sostanziale se si potesse controllare la pressione con meno farmaci.
L'ipertensione resistente al trattamento
L'ipertensione resistente al trattamento è una malattia cronica particolarmente pericolosa per via della sua associazione con l'aumento del rischio cardiovascolare, inclusi ictus ed infarto, oltre a scompenso cardiaco e nefropatia. Secondo la ricerca, il 28% dei soggetti ipertesi in terapia è considerato resistente al trattamento. [3] Questi pazienti, inoltre, mostrano un rischio tre volte superiore di essere colpiti da eventi cardiovascolari, rispetto ai soggetti con ipertensione controllata. [4]
L'indagine
Sono state intervistate da 400 ad 800 persone con ipertensione incontrollata in ognuno dei seguenti otto Paesi: Brasile, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. In ciascun Paese, sono stati intervistati almeno 200 adulti con ipertensione resistente al trattamento, in terapia con tre o più farmaci, ed almeno 200 adulti con ipertensione incontrollata in terapia con uno, due o nessun farmaco. Il sondaggio è stato realizzato online nel periodo 4-25 ottobre 2011 da Harris Interactive per conto di Medtronic tra 4.574 adulti maggiorenni i quali hanno dichiarato di aver ricevuto la diagnosi di ipertensione incontrollata (n=2,649) o resistente (n=1,925) negli Stati Uniti (n=571 incontrollata, n=238 resistente), Regno Unito (n=220 incontrollata, n=318 resistente), Francia (n=214 incontrollata, n=210 resistente), Germania (n=291 incontrollata, n=218 resistente), Italia (n=393 incontrollata, n=221 resistente), Spagna (n=280 incontrollata, n=257 resistente), Brasile (n=376 incontrollata, n=213 resistente) e Giappone (n=304 incontrollata, n=250 resistente).
Bibliografia
1. Persell S. D. Prevalence of Resistant Hypertension in the United States, 2003-2008. Hypertension. 2011;57(6):1076-1080.
2. "Hypertension and cardiovascular disease", World Heart Federation 2011, http://www.world-heart-federation.org/cardiovascular-health/cardiovascular-disease-risk-factors/hypertension/. Accessed 28 Oct 2011.
3. Egan B. M., et al. Uncontrolled and Apparent Treatment Resistant Hypertension in the United States, 1988-2008. Circulation. 2011;124(9):1046-1058.
4. Doumas M., et al. Benefits from Treatment and Control of Patients with Resistant Hypertension. International Journal of Hypertension. 2011. DOI 10.4061/2011/318549.
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