La giornata di trading online si apre con la crisi di debito europea sempre in primo piano. Tra le notizie della settimana, capaci di influenzare i mercati finanziari, troviamo l’agenzia di rating Standard & Poor che ha abbassato il rating di 37 banche a livello internazionale, come preannunciato lo scorso 9 novembre a seguito del cambiamento dei criteri di valutazione. In Italia sono state colpite Bnl e Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, negli Stati Uniti tutte le principali banche hanno subito il taglio del rating.
Nonostante questi ulteriori tagli, dovuti ad una minore fiducia nella capacità dei governi di salvare le banche in eventuale difficoltà, le borse europee mantengono una tendenza al rialzo ed in particolare Milano è in testa con addirittura un +4%, seguita da Parigi (+3,62%), Madrid (+3.37%) e Londra (+2,86%). Due elementi hanno originato questo rally delle borse: da un lato l’azione coordinata delle banche centrali e dall’altro la decisione della Cina di tagliare il coefficiente delle riserve richieste alle banche. Per quanto riguarda l’intervento delle banche centrali, la BCE ha annunciato di aver deciso “azioni coordinate” con la Banca del Canada, la Banca d’Inghilterra, la Banca del Giappone, la Federal Reserve statunitense e la Banca Nazionale della Svizzera al fine di migliorare le singole performance e assicurare la liquidità necessaria del sistema finanziario. Non è difficile immaginare come tutti i principali listini del Vecchio Continente siano balzati al rialzo non appena si è diffusa la notizia, gli investitori danno fiducia a questa strategia delle banche centrali che vuole “attenuare le tensioni dei mercati e così mitigare le restrizioni sull’approvigionamento di credito a imprese e famiglie”.
Allo stesso tempo sul versante asiatico troviamo il colosso cinese che, per la prima volta dal 2008, ha annunciato il taglio del coefficiente delle riserve richieste alle banche. La riduzione avrà effetto dal 5 dicembre prossimo e sarà di 50 punti base, ad indicare un cambio di rotta della politica monetaria di Pechino.
A Piazza Affari l’effetto di questi ultimi sviluppi internazionali ha determinato un ritorno dello spread tra Btp decennale e Bund tedesco al di sotto di quota 500 punti. L’Italia rimane nell’occhio del ciclone per il rischio di default che sta correndo a causa del debito sovrano, sulla scia della crisi ellenica. I leader europei sembrano però appoggiare le misure proposte dal nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti per risanare i conti pubblici.
Attesa per i non farm payrolls in chiusura di settimana, uno degli indici macroeconomici più importanti in relazione allo stato dell’economia americana.
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