Annavera Viva, scrittrice dei gialli Questioni di sangue e Chimere, passa alla scenografia del suo ultimo lavoro “La Consegna” per la regia di Vincenzo Peluso, e con l’attore Patrizio Rispo nel ruolo del protagonista Vincenzo Ammaturo, ha una durata di 15 minuti, dove Vincenzo Ammaturo uomo schivo, timido e senza nerbo, fuori dalle mura della propria casa, è il postino più bravo che ci sia in circolazione, detentore da anni del primo premio come miglior postino d’Italia.
Un giorno, tuttavia, si trova tra le mani una missiva il cui destinatario sembra essersi dileguato nel nulla. Incapace di rassegnarsi al fallimento, comincia una indagine personale che lo condurrà ad un’imprevedibile conclusione. Un finale tragico, inaspettato, soprattutto per chi ha un comportamento impeccabile, come il postino del corto.
Un paradosso come spesso è la vita, dove la scrittrice salentina, si immedesima in un soggetto onesto e stacanovista fino all’eccesso, ma non per questo criticabile, eppure vittima del destino che talvolta si prende gioco delle persone, quando meno se l’aspettano.
“Raccontare la quotidianità- dice l’autrice Viva- è stato un esercizio di normalità, dove la fantasia supera la realtà e viceversa, perché non c’è nulla di impossibile anche in una storia che finisce nel paradosso come questa”. “Tanta energia ed entusiasmo mi ha coinvolto- ha dichiarato Patrizio Rispo- perciò ho accettato di partecipare alla realizzazione di un corto, propostomi dall’amico e attore Vincenzo Peluso. E non poteva che andare cosi, anche perché io lotto da tutta la vita per l’onestà, la giustizia e il rispetto, perciò la sceneggiatura mi ha incantato e mi sono sentito subito nel ruolo del postino Ammaturo”.
Presente alla rappresentazione l’intero cast artistico: Patrizio Rispo da portiere di palazzo Paladini, nella soap opera di Un posto al sole al “miglior postino d’Italia”(Vincenzo Ammaturo), Gabriella Cerino (Sisina la moglie), Giuseppe Cantore (Ciro il portiere), Gina Perna (salumiera), Maria Rosaria Virgili (portiera di Ponticelli), Vincenzo Peluso (uomo armato), Giuseppe Sepe (Diego), Domenico Ricciardi (primo postino), Roberto Sartoro (secondo postino), e Saverio Ragno (ragazzo minaccioso). Le musiche orignali sono di Sasà Mendoza (pianoforte e fisarmonica Sasà Mendoza, voce Marcello Colasurdo, sax Rocco Di Maiolo, basso Dario Franco, mandolino Enrico Capano, chitarra Mario Sellitto).
L’ufficio stampa è stato curato dalla collega Annalisa Tirrito.
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