La ggente del uebbe si lamenta perché il Presidente del Consiglio non viene eletto direttamente dal Popolo (non è previsto dalla Costituzione e ci sono ottimi motivi storici perché i nostri costituenti decisero così, ma tralasciamo...).
Al contrario nel Comune, in tutti i Comuni, possiamo votare il Sindaco.
Anche a Roma la persona è stata eletta ma sembra che qui le decisioni non le debba prendere la Raggi con la sua giunta, ma la Rete.
E in più scopro che per sapere se si farà il fantomatico stadio della Roma (con annessa riqualificazione urbanistica e il quartiere più o meno spropositato) ora viene interpellato Grillo.
Quello che hanno fatto le altre Giunte è stato tutto uno schifo, un errore e peggio ancora!
Lo stadio secondo il vate genovese lo deve fare "un imprenditore, non un palazzinaro".
Non comprendo la differenza.
Forse i palazzinari non sono imprenditori?
In ogni caso il presidente della Roma, Mr. Pallotta manco è un diretto costruttore.
Ma non gliene faccio una nota né di merito che di demerito.
Grillo sembra ormai voler decidere insindacabilmente il destino individuale e delle risorse altrui.
La proprietà privata? Ininfluente!
La legge Madia sugli stadi? Non conta!

L'idea di riqualificare l'area di Tor di Valle, abbandonata e degradata, sbarazzarsi del fatiscente ippodromo costruito dall'architetto Julio Lafuente (un ecomostro anni Sessanta che crolla su se stesso e di cui a nessuno importa un fico secco) non sembrava così bislacca.
Il resto di denaro (privato, ma sempre denaro sprecato è) per relativi studi, progetti, carotaggi a norma di legge? Spiccioli e carta straccia!
Decide Grillo!
[...to be continued]
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