Roma, 23 Settembre 2013. Dopo la partita Roma-Lazio ci sono stati i soliti tafferugli. Per evitare scontri tra le due tifoserie sono stati impiegati circa mille poliziotti e decine di vigili urbani. Quanto ci costa tutto cio'? Si pensi agli stipendi, alle trasferte e al mancato utilizzo in altri settori come quello della criminalita' organizzata.
La situazione negli stadi e' in definitivo degrado: andare a vedere una partita di calcio comporta ormai un rischio elevato per la propria incolumita' e quella dei propri beni. Esasperato da una attivita' mediatica, dove finire a insulti e' considerato un fatto normalissimo, e da una mancanza di interessi che possano convogliare le proprie tensioni, il "tifoso" trova nello stadio il proprio momento di apoteosi.
L'adrenalina va a mille e insultare arbitro e giocatori, aggredire gli avversari sportivi, oltre a danneggiare le strutture, appare la naturale conclusione di una giornata particolare. Si possono certo individuare e isolare i violenti, cosi' come si possono trasmettere confronti televisivi meno rabbiosi. In piu' il cittadino, che vuole godersi una partita senza subire un trauma cranico, potrebbe decidere che a questo gioco non ci sta e starsene a casa domenica prossima. Non e' ovviamente uno sciopero ma un'astensione da un "consumo pericoloso". Ci sarebbe un minor utilizzo delle forze di polizia, dei relativi costi, e un trasferimento di impegni in altri settori.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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