Comunicato Stampa Ecoradio
Così Bruno Tinti, procuratore aggiunto presso la procura di Torino, ai microfoni di Nello Trocchia ed Enrico Fierro, nel corso dell'arca della legalità, in onda su Ecoradio.
"Non solo questo, ma visto che il clandestino potrà ricorrere in appello ed in cassazione, dopo una sentenza di primo grado, visto che non può stare in galera, noi ci troviamo con l'imputato di immigrazione clandestina in strada e i tribunali intasati: uno splendido risultato".
Alla domanda chi ha reso la certezza della pena una favola? Tinti ha risposto: " Iniziamo dalla sospensione condizionale della pena che rende, nei casi previsti, la condanna finta, poi ci sono stati i sistemi premiali come la legge Gozzini, poi c'è stato il servizio sociale per le condanne inferiori ai 3 anni".
"Io mi chiedo il legislatore in quale mondo viva?! I nuovi reati non saranno mai perseguiti, ma il problema è che intasano la macchina. L'introduzione del reato di immigrazione clandestina è una soluzione finta, la prima cosa che deve cambiare è la classe dirigente".
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