Il fenomeno dell’evasione sembra
sia il cardine del processo di risanamento della nostra economia, oggi in
difficoltà per gli ammanchi miliardari nei confronti del fisco. Crescono le
società ,No tax, dette “teste di
legno” con soci ed amministratori senza scrupoli. Nel periodo Maggio
2011-Aprile 2012 questa tipologia di
società sono cresciute del 124,2%. Piccole società basate sul principio della
ristretta base azionaria. messa in campo dalla cassazione, permette di
recuperare le tasse evase direttamente dai soci di capitali. Sono molti i
giovani coinvolti tra cui donne extracomunitarie, persone che non hanno nessun sbocco
nel mercato del lavoro, ignari delle conseguenze collegate alla possibilità di
diventare soci di ditte che servono solo per ripulire i soldi di altri
fallimenti, con la possibilità di evadere il fisco. Il problema è stato lanciato
dall’Associazione contribuenti che nel corso della presentazione avvenuta nei
giorni scorsi del Premio “Amico del Contribuente 2012" ha fornito dei dati
interessanti. Dal maggio del 2011 all’Aprile 2012 sono nate 5608 società di
capitali con amministratori giovani e nullatenenti , in sostituzione di altre.
Occorre secondo l’associazione un maggior controllo da parte dei notai e della
guardia di finanza. L’evasione fiscale ritorna comunque di grande attualità
quando notizie come quella collegata al giocatore Diego Armando Maradona ci
fanno capire che di fronte al fisco non siamo tutti uguali. Il caso
naturalmente è rappresentativo ma non isolato. Il calciatore deve al fisco
italiano la ragguardevole somma di 37.459.604,87 milioni di euro(fonte
commissione tributaria di Napoli). I vari ricorsi hanno portato con sentenza n°
321/17/2012 ad una decurtazione di 2.994,45 milioni di euro. La giustizia ed il
fisco italiano non sono stati capaci di riscuotere un cent fin dal 1992. La
causa forse nell’esoso conto collegato agli interessi ,che nel singolo caso,
hanno portato il debito originario di 13 milioni di euro a 37,5 milioni di euro.
Secondo alcuni una maggiore compliance del fisco Italiano, come avviene in
America, avrebbe portato subito al recupero delle somme ?Cerca nel blog
domenica 10 giugno 2012
Italia,cresce l’evasione fiscale
Il fenomeno dell’evasione sembra
sia il cardine del processo di risanamento della nostra economia, oggi in
difficoltà per gli ammanchi miliardari nei confronti del fisco. Crescono le
società ,No tax, dette “teste di
legno” con soci ed amministratori senza scrupoli. Nel periodo Maggio
2011-Aprile 2012 questa tipologia di
società sono cresciute del 124,2%. Piccole società basate sul principio della
ristretta base azionaria. messa in campo dalla cassazione, permette di
recuperare le tasse evase direttamente dai soci di capitali. Sono molti i
giovani coinvolti tra cui donne extracomunitarie, persone che non hanno nessun sbocco
nel mercato del lavoro, ignari delle conseguenze collegate alla possibilità di
diventare soci di ditte che servono solo per ripulire i soldi di altri
fallimenti, con la possibilità di evadere il fisco. Il problema è stato lanciato
dall’Associazione contribuenti che nel corso della presentazione avvenuta nei
giorni scorsi del Premio “Amico del Contribuente 2012" ha fornito dei dati
interessanti. Dal maggio del 2011 all’Aprile 2012 sono nate 5608 società di
capitali con amministratori giovani e nullatenenti , in sostituzione di altre.
Occorre secondo l’associazione un maggior controllo da parte dei notai e della
guardia di finanza. L’evasione fiscale ritorna comunque di grande attualità
quando notizie come quella collegata al giocatore Diego Armando Maradona ci
fanno capire che di fronte al fisco non siamo tutti uguali. Il caso
naturalmente è rappresentativo ma non isolato. Il calciatore deve al fisco
italiano la ragguardevole somma di 37.459.604,87 milioni di euro(fonte
commissione tributaria di Napoli). I vari ricorsi hanno portato con sentenza n°
321/17/2012 ad una decurtazione di 2.994,45 milioni di euro. La giustizia ed il
fisco italiano non sono stati capaci di riscuotere un cent fin dal 1992. La
causa forse nell’esoso conto collegato agli interessi ,che nel singolo caso,
hanno portato il debito originario di 13 milioni di euro a 37,5 milioni di euro.
Secondo alcuni una maggiore compliance del fisco Italiano, come avviene in
America, avrebbe portato subito al recupero delle somme ?Disclaimer
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