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giovedì 28 giugno 2012

Lotta alla droga. Narconon Sud Europa: messaggio dalle Nazioni Unite





Il Narconon Sud Europa pubblica il messaggio lanciato ieri dell'ONU, così com'è stato ripreso dal dipartimento politiche anti droga.

"Necessita' di un''azione compatta tra i governi di tutto il mondo per sconfiggere la droga"



DA NEW YORK - Nazioni Unite - Indirizzi precisi a coerenti per la lotta alla droga nel mondo con un approccio bilanciato e concreto. Sviluppare quindi un approccio integrato, concentrarsi sulla prevenzione, sul trattamento, e sulla tutela dei diritti umani. Questi i principi fondamentali sanciti dalle Convenzioni internazionali sulle droghe e ribaditi nel WORLD DRUG REPORT 2012 realizzato dall'UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) e presentato ieri a New York nella sede del Palazzo delle Nazioni Unite. Il Dipartimento Politiche Antidroga la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, commenta e sottolinea gli aspetti principali del Rapporto Mondiale sulle Droghe a cui anche l'Italia ha contribuito con le proprie elaborazioni e indagini epidemiologiche. Secondo le stime riportate nel WORLD DRUG REPORT, sono circa 230 milioni di persone e cioè il 5 per cento del mondo
popolazione adulta, che hanno utilizzato una droga almeno una volta nel 2010. In tutto il mondo, infatti, l'uso illecito di droga sembra essere generalmente stabile, ma vede un aumento in diversi paesi in via di sviluppo che sono diventati bersagli sensibili e non preparati delle organizzazioni criminali dedite al traffico e allo spaccio. Eroina, cocaina e altre sostanze uccidono 2 milioni di persone ogni anno, mandando in frantumi famiglie e in miseria a migliaia di altre persone. La portata globale di consumo di droghe illecite rimane stabile in questi ultimi cinque anni, incluso il 2010, con una prevalenza che varia tra il 3,4 % e il 6,6 % nella popolazione adulta (persone di età compresa tra 15-64 anni). Tuttavia, la percentuale mondiale dei tossicodipendenti nel mondo che continuano a essere consumatori problematici varia tra il 10 % e il 13 %. Per quanto riguarda i dati forniti in tempo reale dal nostro collaboratore americano - Kevin Sabet - le due sostanze illecite più utilizzate nel mondo sono ancora la cannabis con consumatori che variano tra i 119 milioni e i 224 milioni nel mondo. Anche se il suo consumo rimane stabile con una prevalenza che varia tra il 2,6% e il 5,5% (5,2% in Italia, in diminuzione dal 2008). Le amfetamine, invece sono la seconda sostanza più consumata (esclusa l'ecstasy) con una prevalenza che varia tra lo 0,3% e il 1,2% (0,22% in Italia, in diminuzione dal 2008). Per gli oppiodi (oppio e eroina) i livelli di prevalenza si attestano al 2009 (0,3%; 0,5%) (0,25% in Italia, in diminuzione dal 2008). Anche per cocaina le prevalenze rimangono stabili (0,3%; 0,4-%) (0,9% in Italia in diminuzione dal 2008); la produzione e il traffico, indicano un calo generale spinto da un grande declino della produzione in Colombia nel quinquennio 2006 - 2010.


"Nel report, che ricordiamo si basa su dati relativi all'anno 2010 - ha dichiarato Serpelloni , Capo del DPA - si evidenzia in termini di sostanze specifiche, che la preminenza di eroina e cocaina nei mercati illeciti di droga può continuare a diminuire. Al contrario, purtroppo non ci sono segni che la popolarità della cannabis sia destinata a diminuire in modo significativo e questo costituisce un grave problema. I giovani consumatori di cannabis infatti spesso costituiscono il "serbatoio" dei futuri eroinomani o cocainomani. La cannabis rimane la sostanza illegale più diffusa nel mondo. Il suo consumo anche se in diminuzione in molti paesi sviluppati, è in aumento in quelli in via di sviluppo. Spesso infatti le organizzazioni criminali hanno utilizzato questa tecnica di marketing, introducendo nei nuovi mercati per prime sostanze percepite come meno pericolose e più accettate, per poi arrivare a diffondere sostanze ben più redditizie e vincolanti al "cliente". La cannabis infatti porta con se una alta pericolosità, troppe volte sottostimata, in quanto è in grado di sensibilizzare le cellule cerebrali soprattutto dei giovanissimi ed incrementare cosi il rischio di utilizzo successivo di droghe quali l'eroina e la cocaina. I dati del mercato illecito mostrano anche un forte investimento delle mafie nei paesi del nord Europa sulle amfetamine. Anche l'offerta di un'ampia gamma di droghe sintetiche (154 identificate negli ultimi 24 mesi) probabilmente continuerà ad aumentare, pur avendo l'Italia un buon Sistema di Allerta che è stato in grado di identificare precocemente e mettere fuori legge la stragrande maggioranza di queste nuove droghe. Preoccupante in certi paesi industrializzati del mondo, anche se in Italia il fenomeno appare ancora contenuto, è il ricorso a farmaci non prescritti.

"Condividiamo, comunque pienamente quello che ha scritto il direttore dell'UNODC, professor Fedotov nel rapporto presentato oggi alle Nazioni Unite e cioè che dobbiamo muoverci compatti e coerenti, altrimenti si rischia di tornare indietro. Per fare passi in avanti è necessario mantenere e consolidare sempre di più l'approccio bilanciato e fortemente orientato alla prevenzione, alla cura e al recupero delle persone tossicodipendenti, ma contemporaneamente di contrasto del traffico e dello spaccio, che l'Europa ha sposato e riconfermato, anche grazie al forte contributo italiano, per le prossime e nuove strategie comunitarie. Non trovano spazio quindi ipotesi di legalizzazione. Per questo è fondamentale e condivisibile "che tutti i governi e le società, debbano continuare a affrontare scelte politiche mirate in materia di droga e allo stesso tempo garantire la pace internazionale e lo sviluppo e la difesa diritti umani". Prima di tutto però è necessario che le persone sviluppino la consapevolezza individuale che assumere droghe e abusare di alcol è sempre dannoso per se stessi e per terze persone, oltre che, con il loro acquisto, si concorre ad alimentare il flusso di denaro verso le mafie, supportando cosi le loro violenze e le loro sopraffazioni e l'illegalità che destabilizza gli stati democratici di tutto il mondo".


www.unodc.org/unodc/en/frontpage/2012/June/2012-world-drug-report-launched-as-general-assembly-debates-the-impact-of-drugs-and-crime-on-development.html?ref=fs1



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