"Sentire la maggioranza motivare la bocciatura degli emendamenti con l'asserita assenza di competenze del Municipio, a mio giudizio dimostra che l'atto da loro votato più che rispondere ad una forte e sentita volontà politica rispondesse ad un "contentino" dovuto a chi in campagna elettorale li ha sostenuti. Inoltre, - prosegue il Consigliere democratico che disposizioni dall'alto abbiano indicato un pesante arretramento della loro posizione iniziale è confermato dalla totale riscrittura dell'originario dispositivo dell'atto votato in commissione da parte della Giunta del Municipio con il conseguente e frettoloso ritorno in commissione dell'atto. Del resto - conclude Lepidini - se davvero avessero voluto davvero dire no, non ci sarebbe ridotti a poche ore dalla apertura della conferenza di servizi decisoria per richiedere agli assessori capitolini competenti - questo è il succo dell'atto - di fare verifiche circa la sussistenza o meno di pubblico interesse ammesso peraltro che quella sia la sede idonea."
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento