L'abolizione del roaming per i consumatori europei a partire da metà giugno è stato assicurato. Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno raggiunto, nella notte, un accordo sui prezzi all'ingrosso.
"Bene, era ora! Finalmente una buona notizia per gli utenti telefonici. Come sempre su questa materia possiamo attendere passi avanti solo dall'Europa, visto che in Italia è sempre tutto fermo, a cominciare dal ddl concorrenza che giace da anni in Parlamento e che si occupa anche di telefonia" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"E' dalle lenzuolate Bersani del 2007, ossia da 10 anni, che si provano, ad esempio, ad eliminare le spese di chiusura per il recesso dai contratti telefonici e ancora non ci si è riusciti. E' una vergogna" conclude Dona.
Di seguito le proposte che l'Unione Consumatori ha avanzato per rendere efficace il ddl concorrenza, sul punto delle comunicazioni:
1) Azzeramento delle spese per il recesso da contratto telefonico, in modo da realizzare una vera portabilità, come avviene per i conti correnti.
2) Zero spese di chiusura anche in caso di offerte promozionali legate a sconti tariffari.
3) Nuovo tetto di durata alle offerte promozionali: da 24 a 12 mesi
4) In presenza di beni in offerta, tipo modem o smartphone in omaggio o scontati, in caso di recesso anticipato il consumatore dovrà versare una spesa commisurata al valore del bene al momento del recesso.
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