Le principali caratteristiche che hanno reso il fondo F2i il più importante nel settore degli investimenti infrastrutturali presenti in un solo Paese.
Il profilo del fondo infrastrutturale F2i
Sin dalla sua costituzione il fondo infrastrutturale F2i ha lavorato con grande impegno, riuscendo a raggiungere una raccolta di 1.852 milioni di Euro: grazie a questo importante risultato si configura come il più grande operante in Italia e come uno dei principali Country Fund al mondo. Il fondo nasce come uno strumento privatistico ma istituzionale a cui collaborano sponsor dall'elevato standing quali il Governo italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti, i maggiori istituti finanziari italiani come Unicredit e Intesa SanPaolo, Ardian, i network delle Fondazioni ex bancarie e delle Casse di Previdenza private, assicurazioni vita e fondi pensionistici. L'obiettivo di F2i è quello di acquisire importanti partecipazioni di lungo termine, seguendo una logica industriale, nel settore delle infrastrutture italiane. I principali investimenti effettuati riguardano differenti settori di mercato: F2i è infatti presente con importanti partecipazioni in 2i Rete Gas (distribuzione del gas), Mediterranea delle Acque (servizi idrici integrati), Alerion e HFV (energie rinnovabili), Infracis (autostrade), Gesac, Sagat, Sea (settore Aeroporti), SIA (sistemi di pagamento), TRM (waste-to-energy).
I progetti futuri di investimento del fondo F2i
Nel mese di dicembre 2014, F2i ha partecipato al bando di gara per l'affidamento delle circa 6.300 torri messe sul mercato da Wind, uno dei principali operatori telefonici e internet presenti su tutto il territorio nazionale italiano. Il fondo, guidato da Renato Ravanelli, è in competizione, in consorzio con il fondo Providence, con altre tre differenti società per aggiudicarsi le numerose torri messe in vendita dal noto operatore delle telecomunicazioni.Per maggiori informazioni relative a F2i e agli investimenti, visita il blog ufficiale del fondo.