Cerca nel blog

giovedì 7 aprile 2016

VINO: MASI SCEGLIE L'AGRICOLTURA BIOLOGICA NEI SUOI VIGNETI IN TOSCANA E IN ARGENTINA

La storica azienda veronese con i suoi vini biologici offre al mercato internazionale garanzia e un’ulteriore testimonianza di qualità e innovazione.

(Sant’Ambrogio di Valpolicella, 7 aprile 2016) – Vinitaly 2016 offre un motivo in più per alzare i calici: le novità biologiche di Masi in Toscana e in Argentina (PAD 7 – C3). Con l’annata 2014 il Bello Ovile (80% Sangiovese, 15% Canaiolo, 5% Ciliegiolo), l’intenso e profumato rosso prodotto in Toscana nelle tenute Serego Alighieri di Cinigiano in Val d’Orcia, si fregia della certificazione biologica, così come il Passo Blanco Masi Tupungato 2015, blend di uve argentine e venete (60% Pinot Grigio, 40% Torrontés) proveniente dalla tenuta argentina di Masi, nelle regione di Mendoza, interamente eco-sostenibile.
“Tramite il “Progetto Uve di Qualità”, già dal 2004, Masi applica in tutti suoi vigneti, compresi quelli dei propri conferenti, protocolli di agricoltura sostenibile con lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle proprie produzioni” commenta Raffaele Boscaini, Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi. “La cura ed il rispetto dell'ambiente sono parte integrante della cultura e della filosofia di Masi (Masi Green - #MasiGreen). Il sentimento che guida la nostra azienda è la grande riconoscenza verso la terra, sia nel territorio d’origine che nelle altre aree in cui operiamo”.
Questa filosofia produttiva ha consentito al gruppo veronese di raggiungere la certificazione biologica nei suoi vigneti in Toscana nel 2014 ed in Argentina nel 2015. “Qui –continua Boscaini- dove le condizioni climatiche sono particolarmente felici, siamo riusciti in poco tempo a convertire al biologico tutta la produzione, in Veneto la situazione è più complessa e non è sempre possibile (anche se all’interno di protocolli sostenibili) eliminare totalmente i trattamenti mantenendo quella costanza qualitativa e quantitativa attese”.
Masi opera assecondando la naturalità dell'ecosistema, promuovendo la biodiversità dell'ambiente e applicando tutte le pratiche di gestione del vigneto atte a garantire il mantenimento di un equilibrio naturale. In particolare nei vigneti in Argentina, ha integrato il proprio stile con l’habitat circostante creando un’importante oasi di biodiversità ricca dal punto di vista della fauna e della flora autoctone. L’approccio sostenibile riguarda oltre al vigneto anche i siti produttivi, in primis le cantine, con accorgimenti che assieme permettono una più rispettosa lavorazione della materia prima ed evitano sprechi. Si pone infine attenzione al materiale per il confezionamento e l'imballaggio, che oltre ad essere riciclato e riciclabile, negli ultimi anni è stato considerevolmente ridotto.
“L’attenzione verso l’ambiente e la viticoltura sostenibile da tempo non rappresentano più una nicchia di mercato, c’è una vivace domanda di prodotti biologici a livello mondiale dovuta ad un crescente interesse da parte del consumatore. Con una quota export del 92%, Masi che da anni rappresenta all’estero non solo il vino veronese, ma anche il vino italiano di qualità, ha tutte le carte in regola per apportare al mondo del bio, con questi vini originali, un’ulteriore eccellenza grazie alla riconoscibilità di marca, all’innovazione e a garanzie aggiuntive, prima fra tutte la tracciabilità” conclude Boscaini.
I vini con certificazione biologica di Masi saranno disponibili in degustazione presso Vinitalybio (Padiglione 8 – stand 67) il salone dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero per tutta la durata della manifestazione dal 10-13 Aprile, 9.30-18.00.
Masi partecipa inoltre, con altre prestigiose aziende italiane (tra le quali F.lli Gancia & Co, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica) al progetto V.I.V.A. - Sustainable Wine, progetto pilota avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 2011 con l'esigenza di misurare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino, a partire dal calcolo delle impronte dell'acqua e del carbonio.

MASI GREEN:
In vigneto Masi utilizza concimi e antiparassitari naturali, limitando i trattamenti alle effettive necessità; in cantina applica sistemi di filtrazione e depurazione all’avanguardia; nel confezionamento e imballaggio ha scelto il riciclo e la riduzione di sprechi e in generale nelle strutture aziendali produce energia grazie ai pannelli solari. In particolare Masi ha scelto di operare in agricoltura biologica, assecondando la naturalità dell’ecosistema vigneto-ambiente nei suoi vigneti in Toscana e in Argentina, dove produce rispettivamente il Rosso di Toscana Poderi del Bello Ovile e i tre vini argentini Passo Blanco, Passo Doble e Corbec.
Per la sua attenta conduzione, Masi è stata selezionata per rappresentare il Veneto nel progetto V.I.V.A del Ministero dell’Ambiente, che si propone di creare un indicatore con cui misurare l’impatto ambientale del vigneto e di certificare la qualità ambientale dell’intera filiera.
MASI TUPUNGATO
Masi Tupungato è il nome del progetto vitivinicolo totalmente ecosostenibile sviluppato da Masi in Argentina, nella regione di Mendoza, nella valle di Tupungato ai piedi dell’omonimo vulcano, dove ha individuato le condizioni ambientali più adatte per esportare le uve e le tecniche enologiche delle Venezie. La filosofia del progetto è racchiusa nella frase: ‘‘Natura argentina, stile veneto’’. Passo Doble, Passo Blanco e Corbec sono i vini Masi Tupungato prodotti con i metodi dell’agricoltura biologica unendo l’esuberanza della natura argentina allo stile piacevole ed elegante dei vini veneti. Masi ha scelto infatti in Argentina l’azienda ‘‘Vigneti La Arboleda’’ (140 ha) per piantare uve autoctone delle Venezie accanto agli emblematici vitigni argentini Malbec e Torrontés ed applicare la tecnica dell’appassimento, tipica della Valpolicella, di cui è riconosciuto specialista.
La tenuta costituisce una riserva di biodiversità: la conformazione del terreno e l’ecosistema sono stati rispettati, conservando 11 cerros (collinette), dove è presente un autentico percorso nella natura visitabile, dove sono state identificate diverse specie di flora e fauna locale.

PODERI DEL BELLO OVILE
In collaborazione con i Conti Serego Alighieri, Masi ha acquistato la tenuta ‘‘Poderi del Bello Ovile’’ (70 ettari produttivi) in Val d’Orcia, ai confini con l’area di Montalcino, segnando così il ritorno degli Alighieri in Toscana. Il vigneto è condotto con i metodi dell’agricoltura biologica e il vino che vi si produce è l’intenso e profumato rosso di Toscana Poderi del Bello Ovile

***



MASI AGRICOLA
Masi è produttore leader di Amarone e da sempre interpreta con passione i valori delle Venezie. La sua storia inizia alla fine del XVIII secolo, quando la famiglia Boscaini acquista pregiati vigneti nella piccola valle denominata “Vaio dei Masi”, nel cuore della Valpolicella Classica. Da oltre quarant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, e con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto. Masi possiede inoltre le tenute a conduzione biologica Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina.
Masi ha un expertise riconosciuta nella tecnica dell’Appassimento, praticata sin dai tempi degli antichi Romani, per concentrare colore, zuccheri, aromi e tannini nel vino, ed è uno degli interpreti storici dell’Amarone: il suo presidente, Sandro Boscaini, rappresenta la sesta generazione della famiglia che ha contribuito a creare con questo vino un’eccellenza italiana Oggi Masi produce cinque diversi Amaroni, la gamma più ampia e qualificata proposta al mercato internazionale.
Sandro Boscaini riveste attualmente la carica di Presidente di Federvini, Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e affini.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *