PARTE DALL'UMBRIA LA CAMPAGNA NAZIONALE
PER LA RACCOLTA ED IL RICICLO DELLE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE
Perugia, 7 maggio 2008. Parte dall'Umbria la campagna nazionale "A misura di Regione" per la raccolta ed il riciclo delle batterie al piombo esauste, un rifiuto altamente pericoloso per la salute e per l'ambiente.
L'Umbria è infatti la prima Regione italiana ad aver aderito alla campagna rivolta ai cittadini e promossa da Legambiente e dal Cobat, il Consorzio obbligatorio batterie esauste.
L'iniziativa, avviata oggi con la firma di un protocollo d'intesa tra Regione Umbria, Cobat, Legambiente, ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia) e UPI (Unione Province Italiane) Umbria, si propone di contrastare l'abbandono indiscriminato di un rifiuto che può rilasciare in ambiente sostanze fortemente inquinanti come acido solforico e piombo.
Secondo il protocollo Regione Umbria, UPI e ANCI Umbria sostengono la sottoscrizione di Convenzioni tra COBAT, Comuni umbri e referenti territoriali per la realizzazione di un servizio gratuito per il ritiro ed il riciclo delle batterie al piombo esauste, conferite dai cittadini nelle stazioni ecologiche comunali.
Sono previste azioni di informazione e sensibilizzazione da parte dei soggetti firmatari e una edizione regionale del concorso "Comuni Ricicloni" di Legambiente, nella quale verrà dato risalto ai Comuni che avranno operato correttamente.
"Il Protocollo firmato oggi – ha detto l'assessore all'ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini – rappresenta un ulteriore, significativo tassello nella costruzione del nuovo Piano regionale dei rifiuti. L'accordo va ad aggiungersi a quello recentemente firmato dalla Regione Umbria con il Conai e con il Comune di Terni per la raccolta degli imballaggi".
Un'esperienza pilota che a breve verrà estesa al Comune di Perugia e poi all'intero territorio regionale. "Stiamo inoltre lavorando – ha annunciato Bottini – ad intese con la grande distribuzione per la collocazione di dispenser nelle strutture, così che i cittadini potranno acquistare alcuni prodotti, dal latte fresco al detersivo, all'acqua minerale, con ripercussioni positive da un punto di vista economico ed ambientale. Infine – ha concluso l'assessore - in collaborazione con le pro-loco stiamo procedendo a far sì che tutte le feste e sagre in Umbria utilizzino materiale biodegradabile e procedano ad una corretta raccolta differenziata".
"Il Cobat – ha affermato il Direttore Generale del Cobat, Michele Zilla – ormai da 20 anni lavora quotidianamente per una sempre più efficiente attività di raccolta ed invio a riciclo delle batterie esauste, perseguendo anche obiettivi di informazione e sensibilizzazione dei cittadini. Questa nuova iniziativa ci permetterà di agire ancora più efficacemente e in maniera coordinata e strutturata nelle realtà territoriali umbre, garantendo una tutela ambientale di cui ogni giorno beneficiamo tutti noi".
Il presidente di UPI Umbria, Palmiro Giovagnola ha evidenziato "l'obiettivo comune e condiviso delle istituzioni firmatarie per una sempre maggiore ed adeguata salvaguardia ambientale del territorio regionale. Ciascuno dei tre livelli istituzionali – ha sottolineato Giovagnola – è infatti impegnato per quanto di sua competenza in una corretta politica di recupero, riciclo, riutilizzo dei rifiuti".
Il presidente di ANCI Umbria, Paolo Raffaelli, ha espresso "soddisfazione per la firma dell'accordo, una iniziativa interistituzionale - ha detto – che rappresenta una ulteriore occasione per costruire una politica integrata di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Siamo alle prese con un sistema destinato a complicarsi, occorre quindi – ha concluso Raffaelli – mettere in atto azioni costanti ed adeguate per il risanamento ambientale ed il governo dell'intera materia".
"Legambiente Umbria da sempre è impegnata sul tema dei rifiuti promuovendo attraverso le proprie campagne ed iniziative, come Disimballiamoci, Puliamo il mondo, Comuni Ricicloni, la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il riciclaggio, il corretto smaltimento con le migliori pratiche disponibili – ha detto Alessandra Paciotto, presidente Legambiente Umbria - e coerentemente con questo impegno pensiamo che l'iniziativa a "Misura di regione" possa dare un contributo concreto per promuovere sia tra i cittadini che negli enti pubblici l'importanza della raccolta differenziata e del riciclaggio".
I "numeri" del Cobat
Attualmente più di 4mila Comuni sono convenzionati con il Cobat. La rete garantisce un servizio gratuito di installazione di contenitori e di ritiro periodico delle batterie raccolte.
Il Cobat conta, infatti, su 90 raccoglitori incaricati che assicurano in tutte le regioni la raccolta ed invio a riciclo delle batterie esauste nei 7 impianti di trattamento.
Il ritiro gratuito interessa circa 59 mila produttori del rifiuto (elettrauto, centri di grandi distribuzione) con circa 141 mila ritiri effettuati ogni anno, pari a 200 mila tonnellate di batterie e circa 16 milioni di pezzi raccolti ed inviati a riciclo.
Il flusso viene monitorato in tempo reale attraverso un sistema informatico (SpyCob) che registra l'attività svolta da ciascuna azienda incaricata Cobat e che permette la tracciabilità del percorso delle batterie dalla produzione alla destinazione agli impianti di riciclaggio.
Ufficio Stampa Hill & Knowlton Gaia
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