Ricerca sull'Accettabilità sociale delle tecnologie rinnovabili
Per molti anni si è creduto che il miglioramento tecnologico, scientifico ed ingegneristico fosse in grado di portare ad una riduzione dei consumi di energia. Il miglioramento del rendimento di conversione delle varie tecnologie e l'ottimizzazione dei processi si è visto non essere sufficiente per invertire la tendenza dei consumi di energia. E con l'aumento dei consumi energetici aumentano le emissioni di gas ad effetto serra.
Ogni Paese del mondo ha in Agenda l’impegno di aumentare il contributo delle fonti rinnovabili nel loro fabbisogno energetico. Alcuni Paesi si sono imposti degli ambiziosi target ed hanno creato un contesto per lo sviluppo delle nuove tecnologie e per le tecnologie rinnovabili molto fertile dal punto di vista tecnico – economico. Tuttavia con l’aumentare della penetrazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili si osserva che la diffusione non è efficiente e veloce come previsto: vi è un fattore finora largamente trascurato che frequentemente risulta essere di ostacolo per lo sviluppo dei progetti: l’accettabilità sociale.
Questo aspetto è stato trascurato negli anni ’70 e ’80, periodo durante il quale partirono i programmi per la creazione delle politiche energetiche. Dai sondaggi di opinione la popolazione dimostrava di accettare ampiamente le tecnologie di produzione di energia da fonte rinnovabile perciò i politici, gli sviluppatori, le aziende e le autorità locali non considerarono la questione dell’accettabilità sociale.
E' partito uno studio condotto presso l'Università di Padova che, grazie ad un questionario online, mira ad analizzare quale siano i fattori ritenuti più importanti per favorire l'accettabilità sociale degli impianti rinnovabili e la diffusione delle tecnologie con maggior efficienza.
Per partecipare alla ricerca è sufficiente far la richiesta di partecipazione compilando il modulo presente in questa pagina: http://www.accettabilitasociale.com/sondaggio/index.php
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