Firenze, 26 settembre 2009. Al contrario di quanto accade quando il problema riguarda un meccanico, idraulico, supermercato, ecc., in caso di problemi con fornitori di servizi di telecomunicazione elettronica (gestori telefonici, fornitori di connettivita', tv a pagamento), non si puo' ricorrere immediatamente al giudice di pace o in tribunale. Se telefonate, fax e raccomandate non sortiscono effetto, occorre prima rivolgersi al Corecom regionale o altro organismo non giurisdizionale per una conciliazione obbligatoria. Lo impone la delibera dell'Agcom n. 173/07/CONS. Ricevuta l'istanza, il Corecom comunica al gestore coinvolto e all'utente la data dell'udienza di conciliazione.
A contestazione in corso, il gestore telefonico deve fermare tutto: nessuna intimazione di pagamento e/o minaccia di sospensione del servizio.
Questo in teoria, nella pratica invece… non mancano le segnalazioni di utenti che, dopo aver presentato istanza al Corecom della propria regione, si vedono recapitare richieste di pagamento (relative ai servizi oggetto di conciliazione) da societa' di recupero crediti o direttamente dal gestore. E' un abuso!
La responsabilita' puo' dipendere sia dai gestori, ben abituati ad eludere le prescrizioni di legge, sia dall'inefficienza dei Corecom, che lasciano passare molto tempo prima di dare comunicazione all'azienda coinvolta. Di sicuro a rimetterci e' l'utente che, dopo aver subito un disservizio, dopo aver perso tempo ascoltando le inevitabili balle dei call center, dopo aver inviato fax e raccomandate e aver presentato istanza di conciliazione, si ritrovano la minaccia di sospensione del servizio.
L'Agcom, che ha delegato molte funzioni proprio ai Corecom regionali, deve monitorare e prendere provvedimenti per porre termine a questi abusi.
A questo link una serie di documenti relativi ad uno dei casi che ci hanno segnalato.
http://www.aduc.it/generale/files/file/allegati/TelecomItaliaCorecomMarche.pdf
Riguarda un utente Telecom Italia delle Marche. Dal 2005 aveva avuto addebiti impropri da parte di Telecom Italia, nel febbraio 2009 scrive al gestore per chiedere il rimborso; nulla di fatto. Ad aprile subisce la sospensione del servizio per una settimana. In seguito arrivano le scuse di Telecom, ma non i rimborsi. Il 3 agosto il Corecom Marche riceve l'istanza di conciliazione, nonostante cio' il 3 settembre Telecom Italia, ignorando la procedura in corso, intima all'utente di pagare, pena la sospensione del servizio.
Qui una scheda pratica sulle conciliazioni al Corecom
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
Domenico Murrone, responsabile Aduc Telecomunicazioni – tlc.aduc.it
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Email aduc@aduc.it
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