Lo dimostra il fatto che nelle città d'arte, al mare, in campagna o in montagna il cibo di strada preferito da quasi la metà dei vacanzieri (45 per cento) è - sottolinea la Coldiretti - quello locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 24 per cento predilige quello internazionale come gli hot dog e solo il 4 per cento sceglie i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato.
Non mancano i dolci come i cannoli siciliani ma anche le crostate casalinghe che si trovano spesso nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Bisogna considerare che essendo il cibo di strada legato, nella maggior parte dei casi, alle tradizioni culinarie del territorio è l'unica forma di ristorazione meno soggetta all'influenza delle mode gastronomiche e alla distorsione delle ricette tipiche.
Non mancano però - precisa la Coldiretti - le novità con la crescente offerta di prodotti salutistici come la frutta presentata in tutte le diverse forme, dai frullati ai pezzettoni, insieme alla classica fetta d'anguria.
Una tendenza che ha però fatto moltiplicare le presenze nelle sagre e feste di paese organizzate in tutta Italia dove in molti hanno colto l'occasione per mangiare all'aria aperta anche grazie ai mercati, alle botteghe e agli spacci aziendali degli agricoltori di "Campagna Amica", che possono contare su quasi diecimila punti vendita in tutta Italia dove e possibile acquistare i prodotti agricoli e alimentari del territorio a chilometri zero.
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