Nella cerimonia di premiazione, presentata da Paola Saluzzi nella piazza della Codacchiola di Scanno, si sono volute ricordare le vittime dell'Aquila in particolare gli studenti, perché, "come il sisma in Puglia del maggio 2006 è ricordato come il terremoto dei piccoli scolari di San Giuliano, la sciagura dell'Aquila sarà ricordata come il martirio della Casa dello Studente".
A Lorenzo Cinì, all'Università dell'Aquila e a tutti gli studenti deceduti nel sisma del 6 aprile è stato infatti conferito il Premio Scanno per la Medicina. Lorenzo, laureando abruzzese della facoltà di Medicina dell'Università dell'Aquila, aveva 23 anni quando è stato ritrovato sotto le macerie di una casa insieme alla sua fidanzata. L'assegnazione del Premio allo studente scomparso vuole essere, come si legge nella motivazione del premio, "un omaggio e un riconoscimento alla volontà di una veloce e forte rinascita dell'Università dell'Aquila e alla fierezza, al coraggio e alla forza del popolo abruzzese".
Al rettore dell'Università dell'Aquila, Ferdinando Di Orio, è andato un Premio speciale, che è stato assegnato anche agli uomini del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, per essersi, "fin dai primi momenti del terremoto, prodigati instancabilmente, al limite del sacrificio personale [...] al punto da diventare nell'immaginario, pur sofferente, delle popolazioni colpite, 'i nostri angeli'".
Nella sezione Musica è stato premiato Francesco Zimei, fondatore e presidente dell'Istituto Abruzzese di Storia Musicale, che, in questi ultimi mesi si è dedicato "alla promozione del restauro degli organi storici aquilani danneggiati a causa del terribile sisma".
Al presidente della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, è stato conferito il Premio della sezione Valori, dedicata a Riccardo Tanturri.
Altri riconoscimenti sono stati consegnati a personalità del mondo culturale e civile.
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