Ma cosa accade se una sera, a cena, tra amici, tra vivande gustose, in un momento di assoluta convivialità, in una sera come tante altre in cui senza pensare, per gioco, abbiamo consacrato la nostra conversazione a temi teologici, qualcosa va storto e ci induce a riflettere sul fatto che no, forse non è così, la libertà dello spirito non ce la possiamo permettere? La felicità, quella sì, quella l’abbiamo a portata di mano. Ma di quale felicità si tratta? Quella di soddisfare i bisogni elementari? Quella che considera l’uomo qual è, non quale dovrebbe essere? Quella ottenuta escludendo dal proprio orizzonte la libertà dello spirito proposta da Cristo che inaspettatamente è tornato sulla Terra per noi, una sera, ma che è causa solo di tormento, e che ancora una volta dobbiamo imprigionare e torturare?
Da qui l'idea delle otto serate di "Teatro Immersivo al Castello di Petroro". Otto appuntamenti, da domenica 27 agosto a domenica 3 settembre in cui deliziose cene vegetariane saranno immerse in spettacoli teatrali che toccheranno i temi più cari a Dostoevskij, grazie gli attori Federica Tatulli, Sara Allegrucci, Maurizio Lucà, Michele Trombettoni e alla regia di Carlo Fineschi. Il testo messo in scena tratta alcuni dei temi più importanti nella produzione letteraria di Dostoevskij ed è un adattamento della Leggenda del Grande Inquisitore, forse la pagina più nota del romanzo “I Fratelli Karamazov”.
Lo spettacolo (unito all' aperitivo e alla cena) è a numero chiuso, ed è richiesta la prenotazione chiamando il numero 075.8947353 o tramite il sito dell' evento.
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