Turismo. Italia cara e i turisti diminuiscono. I dati
Roma, 17 Settembre 2009. Non poteva che essere diversamente. Sicuramente la crisi economica avra' influito, ma questo vale per tutti i Paesi. Parliamo del turismo in Italia che, secondo una indagine di hotels.com, vede i nostri alberghi al quarto posto nella graduatoria dei piu' cari, dopo Svizzera, Danimarca e Norvegia. Siamo al quinto posto per numero di turisti (43,7 milioni), dopo la Francia (82 milioni), la Spagna (59,29), gli Usa (56 milioni), la Cina (54,7 milioni). Eppure siamo il Paese che vanta la maggior concentrazione di beni culturali nel mondo, abbiamo meravigliose montagne, mare, campagne e colline e, nonostante tutto cio', non riusciamo a primeggiare. Di chi la colpa? Nostra ovviamente, cioe' dei nostri governanti che non governano e degli operatori del turismo che non riescono ad offrire servizi adeguati, pensando al turista come il classico pollo da spennare e lasciando spazio a giornali esteri dal titolo "Basta con furti in taxi e al ristorante, cambiamo
destinazione". Nei giorni scorsi abbiamo denunciato l'assurdo di due differenti tariffe di taxi per il percorso Aeroporto di Fiumicino (RM) – Roma: i taxi del comune di Fiumicino costano il 50% in piu' di quelli del comune di Roma (1). Insomma governi, nazionali e locali, e addetti al settore ce la mettono proprio tutta per impedire al settore turistico di decollare, nonostante che questo rappresenti il 12% del Pil nazionale.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
(1) http://www.aduc.it/comunicato/taxi+fiumicino+turisti+non+solo+beffati+quanto_16292.php
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Veramente Mastrantoni sembra essersi svegliato solo ora...
RispondiEliminaE' dal 2006 che insiste questa paradossale situazione all' aeroporto di Fiumicino.
L' ex sindaco Veltroni in quel periodo concordò con la categoria dei tassisti una tariffa fissa di 40 euro da e per l' aeroporto di Fiumicino all' interno delle mura aureliane.
Il comune di Fiumicino invece optò per una tariffa fissa di 60 euro.
Non ricordo particolari sforzi da parte di Veltroni per concordare una tariffa unica tra i due comuni.
Tra l' altro, in caso di mancato accordo tra i due comuni, la patata bollente avrebbe dovuto gestirla la Provincia ( della serie : Chi l' ha vista ? )
Ora, mi sembra un pò tardivo l' intervento dei vari Mastrantoni, e di alcuni deputati del PD, che sembrano essersi svegliati da un lungo sonno...
La logica direbbe di unificare le tariffe dei due comuni a 50 euro, ma non sembra che i tassisti romani vogliano ancora sentire parlare di tariffe fisse.
Occorre creare anzitutto corsie separate per i due comuni, con i dovuti tragitti da effettuare, e magari tornare all' unico strumento che può garantire chiarezza e trasparenza, per cui il taxi ha ragione di essere : il tassametro !