Un percorso da vedere con altri occhi
Edizione Speciale per le Olimpiadi della Cultura Torino 2006
Moncalieri (Torino), Limone Fonderie Teatrali
23 febbraio – 31 marzo 2006
Dialogo è l’incontro con un cieco che guida i nostri passi e risveglia il bisogno profondo di comunicare. All’uscita nulla sarà più come prima.
Per saperne di più:
Il buio rappresenta anche le paure che sono dentro di noi. E tuttavia il buio, come i 17 anni di "Dialogo nel buio" ci hanno insegnato, può anche essere uno straordinario strumento per comunicare e incontrarsi. Un luogo senza belle apparenze, dove il pregiudizio e la rapida occhiata sono impossibili: qui contano la voce, i contenuti, così come l’intuito e la disponibilità ad aiutare. Solo chi parla, esiste. Chi rimane silenzioso, scompare nell’oscurità impenetrabile.
Questa è la ragione per cui in "Dialogo nel buio" l’attenzione è sul dialogo e non sull’esperienza del buio; dialogo con se stessi e con gli altri che ci hanno accompagnati nel viaggio attraverso l’oscurità, e dialogo con persone disabili. Basta spegnere la luce e i ciechi non sono più ciechi, e noi vedenti diventiamo ciechi e indifesi.
Perché dunque le persone intraprendono una simile esperienza? Innanzitutto, senza dubbio, per mettersi alla prova in un modo nuovo. E anche perché siamo stanchi del fuoco incrociato di immagini al quale siamo sottoposti ogni giorno. E ci si chiede anche quali sensi e percezioni siano assopiti dentro di noi. In questo i giapponesi non sono diversi dai messicani, né gli italiani dai tedeschi.
Andreas Heinecke, autore di "Dialogo nel buio"
www.dialogo-nel-buio.it
info@dialogo-nel-buio.it
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