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lunedì 27 febbraio 2006

Glen Beaton interviene su Pennedigitali


Glen Beaton interviene su Pennedigitali
Il 20 febbraio Pennedigitali ha pubblicato un’agenzia ripresa dall’ANSA in cui si parlava del peculiare caso di Glen Beaton, che ha messo all’asta su eBay le ceneri della madre nella speranza di riuscire ad esaudire il desiderio della defunta di visitare gli Stati Uniti, l’Australia e la Nuova Zelanda. Nei commenti al post la redazione del blog ha voluto sottolineare come questo tipo di pratica, per quanto nel caso specifico sia un’idea veramente amorevole, non sia possibile tramite eBay, che vieta espressamente la vendita di parti del corpo e resti umani, a meno che non ci siano motivazioni scientifiche. Il 25 febbraio proprio lo scozzese Beaton ci ha riproposto in prima persona il suo punto di vista, lasciandoci il seguente commento: “Ho fatto questo per compiere le mie madri desidero, che sono voi per rifiutarmi quel desiderio come figlio loving? Nessuno assolutamente nessuno”. La redazione di Pennedigitali sostiene le motivazioni del Signor Beaton, leggi su www.pennedigitali.it il nostro messaggio.

1 commento:

  1. E' un tema davvero interessante quello lanciato da Penne Digitali.

    Nella nosstra vita frenetica iper-accelerata grazie ai progressi della tecnologia (pensate come potrebbe essere la vita oggi senza elettricità, mezzi di trasporto e mezzi di comunicazione..) siamo tutti diventati iper-produttivi.

    E' aumentato il numero delle cose che facciamo nel nostro tempo a disposizione, ma non la quantità e la qualità del nostro tempo libero (in primis dal lavoro).

    Così quando inelluttabile ci colpisce il dramma di un lutto, tutto si ferma immediatamente, poi si viene presi - nel tramortio di sntimenti dilaniati - dalle mille cose da fare per rito funebre e tutte le procedure che conseguono l'ufficializzazione burocratica della scomparsa della persona a noi cara.

    Il lutto resta qualcosa da vivere nella propria intimità. Non si ha quasi neanche il tempo per accettarlo. Tuttoci sembra così assurdo..

    Ma qualcuno dice che "bisogna andare avanti"...
    Il che prima ancora di un minimo di serenità (che solo il tempo ci aiuta a fingere di aver riacquisito) significa: bisognariprendere a vivere la routine della nostra vita quotidiana: il lavoro, le incombenze.

    Chi lavora nel mondo della comunicazione spesso usa il termine "dead line" per indicare il tempo massimo oltre il quale non si può andare per consegnare il lavoro..

    Poi i grandi mali ci impongono una riflessione sul vero significato della linea della morte.

    Le ceneri dei nostri defunti. Abbiamo saputo che questa era la volontà di mia zia Anna: essere cremata.

    In Italia - o almeno a Roma - la cremazione non avviene il giorno del funerale. C'è una lista d'attesa. L'Ama - sì, l'azienda municipalizzata che nasce per il servizio della raccolta dei rifiuti urbani ha anche questo compito - può cremare mi sembra 40/50 corpi al giorno..

    Dopo una settimana o due dal rito funebre, si assiste alla visione di centinaia di casse ammasate in container, stile supermercato, e quindi si intravede la fornace.

    Ancora un'ora e ti viene data un urna calda. In Italia è vietata la dispersione delle ceneri. L'urna te la puoi tenere a casa, o puoi tumularla.

    Nel caso della nostra famiglia abbiamo pensato di tumulare l'urna nel loculo della madre di mia zia, mia nonna.

    E' stata una scelta di affetto... anche perchè, a parte i costi tecnici superiori a quelli per fare una lapide nuova, l'Ama, o il Comune di Roma ha imposto una tassa/un prezzo/un costo (non lo so.. in quei momenti è l'ultima cosa che pensi) molto superiore che se avessimo preso un loculo nuovo.

    Incredibile ma vero.

    Andrea Pietrarota

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