....ma l'Inquisizione non è finita?
In particolare, conferma a Punto Informatico la Polizia Postale di Firenze, i cybercop hanno agito su richiesta della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, in quanto nei due gruppi di discussione sarebbero state presenti "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone", reato previsto dall'articolo 403 del codice penale.
In realtà, spiega a PI don Fortunato di Noto, presidente dell'associazione Meter onlus che ha segnalato alla Procura quegli spazi web, "non si tratta assolutamente di censura. Ma teniamo presente che quei forum contenevano messaggi di una pesantezza e di una volgarità eccezionale, rivolti non solo contro la fede cristiana ma anche contro altre fedi". "Ci siamo imbattuti in questi forum - spiega don Fortunato - nell'ambito di una ricerca sull'handicap, e in quegli spazi venivano presi di mira i portatori di handicap in modo pesantissimo e crudele". "Siamo tutti contro la censura - insiste il promotore dell'associazione Meter - non è che se sui forum di Punto Informatico qualcuno mi offende io lo denuncio. Qualcuno lì ce l'aveva con gli handicappati, con la fede, tra bestemmie e incitamento a delinquere".
L'esposto dell'Associazione è stato analizzato dalla Procura e il PM che coordina le indagini ha deciso di procedere, spiega ADUC illustrando quanto redatto nel provvedimento di sequestro preventivo, "in quanto vi è fondato pericolo che la permanenza in rete dei predetti messaggi possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato stesso dato che chiunque può liberamente continuare ad immettere messaggi dello stesso contenuto".
Va detto che il sequestro è stato chirurgico, in quanto ha colpito i soli due gruppi di discussione sotto accusa lasciando intatti e aperti gli altri, che si occupano di altri argomenti. "Tra questi - sottolinea don Fortunato - anche quelli di utenti che protestano contro i messaggi apparsi in quei forum". Gli agenti della Polizia Postale hanno raccolto i log e gli IP dei due forum per poi sostituire i contenuti degli stessi con l'avviso di sequestro.
ADUC spiega che nei giorni scorsi era giunto un fax dell'Associazione Meter in cui "ci si accusava di pubblicare messaggi di vilipendio della religione, offensivi per gli handicappati e di natura "hard-porno". "Con questa nostra - si legge nel fax - non si invoca la censura (ce ne guarderemmo!) ma comunque la possibilità di moderare un forum che nel contesto dell'ADUC non credo possa contenere tali messaggi di tutela dei consumatori". Nel fax si comunicava anche l'avvenuta presentazione dell'esposto alla Procura.
Sebbene eventuali reati individuati nei messaggi pubblicati su quei forum potranno essere ascritti a chi li ha materialmente postati, ADUC sembra decisa a dare battaglia. Il presidente dell'Associazione, Vincenzo Donvito, ha spiegato a Punto Informatico che "nell'attesa che le indagini si formalizzino e che i vertici della Chiesa cattolica romana si costituiscano parte civile, non possiamo non rilevare che quanto accaduto oggi va a braccetto con la politica dello Stato del Vaticano (le richieste pressanti di non fare satira sul Papa), con il Parlamento che ha bocciato la richiesta di far pagare le tasse alla Chiesa cattolica - quando svolge attività commerciale - come per chiunque altro... e non ci sono soldi per la ricerca scientifica... e vari episodi delle istituzioni sempre prostrate alla Chiesa cattolica romana (no al divorzio veloce, imposizione del crocifisso nelle aule, annullamento del referendum sulla procreazione assistita, etc..)".
"È evidente - ha sottolineato - che affronteremo il giudizio a fronte alta, consapevoli di essere in prima linea per la libertà d'espressione e di pensiero. Una interrogazione parlamentare verrà depositata nei prossimi giorni".
Nessun commento:
Posta un commento