Cerca nel blog

mercoledì 14 luglio 2010

Cous Cous Fest 13^edizione con chef da 8 paesi. Dal 21 al 26 settembre 2010


COUS COUS FEST, DAL 21 AL 26 SETTEMBRE LA 13^EDIZIONE

CHE PROVENIENTI DA OTTO PAESI, CONCERTI E SPETTACOLI

 

LO SLOGAN DI QUEST'ANNO "WHAT A COLORFUL WORLD"

 

E' all'insegna dello slogan "What a colorful world" la prossima edizione del Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell'integrazione culturale in programma a San Vito Lo Capo (Trapani) dal 21 al 26 settembre 2010.

L'evento, che giunge quest'anno alla sua tredicesima edizione, celebra un confronto tra paesi dell'area euro-mediterranea e non solo, prendendo spunto dal cous cous, piatto della pace comune a moltissime culture.

La manifestazione, organizzata dal Comune di San Vito Lo Capo in collaborazione con l'agenzia Feedback e i main sponsor Banco di Sicilia Unicredit Group ed Electrolux Professional, si ispira ad un mondo pieno di colori, un "colorful world" dove convivono le differenze tra culture, popoli e tradizioni, lo spirito appunto della rassegna sanvitese che vede come protagonista il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione.

Edoardo Raspelli, giornalista e conduttore della trasmissione Melaverde, al timone per il secondo anno consecutivo della giuria di giornalisti che valuterà i cous cous in gara, sarà affiancato quest'anno dalla conduttrice di Linea Blu, Donatella Bianchi e dalla giornalista del Gambero Rosso Laura Ravaioli, esperta di food. 

 

La gara gastronomica di cous cous

Otto paesi in una "sfida" ad eliminazione diretta 

 

Momento centrale dell'evento sarà, come di consueto, la gara gastronomica internazionale. Una competizione che, più che altro, è un confronto amichevole tra chef di paesi diversi che interpretano il cous cous secondo le proprie tradizioni. L'Italia, vincitrice dell'edizione 2009, con una ricetta di cous cous di pesce con finocchietto selvatico e medaglione di mostella, dovrà difendere il suo titolo confrontandosi con altri sette paesi dell'area mediterranea e non solo: Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia che si affronteranno proponendo il cous cous cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Gli chef, secondo la formula che ha debuttato lo scorso anno, si affronteranno in "sfide" ad eliminazione diretta durante le quali potranno votare anche i visitatori del festival che parteciperanno alla giuria popolare, composta da circa cento persone, che esprimerà il proprio voto con palette numerate. A questa si affiancherà il voto segreto espresso dalla giuria tecnica, composta da giornalisti, scrittori ed opinion leader del mondo dell'enogastronomia.

In gara per l'Italia una delegazione composta da due chef sanvitesi, Antonella Pace (capo delegazione) e Vito Miceli, moglie e marito, insieme ad Ivan Scebba, giovane chef palermitano, figlio d'arte, che ha vinto le selezioni nazionali che si sono svolte al Cous Cous Fest Preview, l'anticipo dell'evento che si è svolto i primi di giugno San Vito Lo Capo e ha visto confrontarsi, in una gara di cous cous, sei chef nazionali selezionati tra le candidature ricevute da tutta Italia, per contendersi la partecipazione alla squadra italiana dell'edizione 2010.

 

Cous Cous per tutti i gusti al villaggio gastronomico

 

Al villaggio gastronomico, dalle 12 alle 24, è possibile assaggiare cous cous per tutti i gusti nelle tradizionali "Case del cous cous", i punti di degustazione aperti al pubblico. Acquistando un ticket del costo di 10 euro i visitatori potranno scegliere tra le tantissime varianti del piatto, da quella sanvitese, disponibile alla "Casa del cous cous sanvitese" a base di pesce e 'ncocciata con le mani in maniera tradizionale, a quella preparata secondo le antiche ricette della tradizione trapanese presso la "Casa del cous cous trapanese" fino alle varianti più "esotiche" dei paesi esteri partecipanti alla manifestazione che si possono assaggiare alla "Casa del cous cous dal mondo", a quella del Maghreb (novità 2010), fino alle ricette dei paesi rivieraschi alla "Casa del cous cous del Mediterraneo".

Il ticket dà diritto anche ad un bicchiere di vino siciliano e ad un dolce a scelta nell'area "Dolcemente Sicilia".

 

L'expo village

 

All'expo village, dalle 17 alle 24, è possibile immergersi in un coloratissimo mercato, un vero e proprio suq, alla scoperta dell'artigianato e dei manufatti tipici dei paesi in gara e siciliani in particolare.

 

Cous cous Lab

 

Cous Cous lab è il "contenitore" di approfondimento per i visitatori della rassegna e comprende lezioni di cucina, laboratori gastronomici, talk show, tavole rotonde e incontri a tema. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, torna l'iniziativa "Electrolux Experience", che porta la firma di Electrolux Professional, main sponsor della rassegna, uno dei leader mondiali nella produzione e distribuzione di soluzioni professionali destinate al settore della ristorazione e dell'ospitalità. Chef stellati siciliani saranno i protagonisti di laboratori del gusto a numero chiuso nell'ambito dei quali esprimeranno il loro estro d'autore. Conduce Laura Ravaioli, giornalista e chef del Gambero Rosso.

 

Al Waha

 

Il nome in arabo significa oasi nel deserto ed è l'area allestita sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, teatro di incontri e degustazioni tra atmosfere etniche e arabeggianti. Quest'anno l'area di Al Waha, prima riservata agli ospiti della rassegna, si apre al pubblico a fronte del pagamento di un ticket di ingresso. In mille metri quadrati, in una emozionante tenda berbera illuminata dalla luce sfumata del tramonto, i visitatori potranno degustare il cous cous comodamente seduti in pouf colorati e divanetti etnici, un'atmosfera rilassata e fuori dal tempo, in riva ad un mare di smeraldo. Di contorno musica, percussioni e spettacoli di danza del ventre.

 

Sponsor e altre iniziative

 

Vettore ufficiale dell'evento 2010 sarà Ryanair, la compagnia aerea preferita al mondo, con 37 basi e più di 950 rotte a tariffe basse in 26 paesi, per 150 destinazioni. La linea area a basso costo firmerà anche alcune iniziative promozionali durante la rassegna che assegneranno anche biglietti aerei in omaggio.  

Il Cous Cous Fest sarà anche il palcoscenico dei festeggiamenti del 25° anniversario della nascita di Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Un villaggio ecosostenibile, corner informativi e diverse iniziative promuoveranno, durante la rassegna, la raccolta differenziata di carta e cartone, di cui San Vito Lo Capo è uno dei Comuni più virtuosi della Sicilia. Tra gli official sponsor della prossima edizione del Cous Cous Fest ci sono anche il gruppo San Pellegrino, uno dei simboli dello stile di vita italiano, che produce e commercializza con vari marchi acque minerali, aperitivi, bibite gassate e the, la Bia, leader in Italia nella produzione di cous cous convenzionale e biologico che da anni investe nella manifestazione e fornirà la semola di cous cous, e Mandrarossa, la linea top delle cantine Settesoli di Menfi, più volte premiata con riconoscimenti internazionali, che proporrà una selezione di vini siciliani.

 

Cous Cous Live Show

 

I suoni e i ritmi del mondo saranno la colonna sonora del Fest. Ogni sera il palco di piazza Santuario sarà palcoscenico di talk show, concerti ed esibizioni di artisti nazionali ed internazionali nell'ambito del programma del Cous Cous Live Show. Tra gli artisti che si esibiranno ci sarà una band emergente, gli Skarafunìa, nove elementi provenienti da Sciacca (Agrigento) che propongono musica ska, reggae e rock steady, band vincitrice delle selezioni del 'Cous Cous Factor', Concorso Nazionale Nuove Proposte Artistiche, che si è svolto nell'ambito del Cous Cous Fest Preview e ha visto confrontarsi sei artisti emergenti, che avevano già superato la prima fase delle selezioni italiane, a cura di un Comitato di Garanzia, composto da membri di Musica e suoni, direzione artistica del Cous Cous Fest, del Comune di San Vito Lo Capo e di Feedback srl.Tutti i concerti si svolgeranno in piazza Santuario e sono gratuiti.

 

I numeri dell'edizione 2009

200 mila visitatori

30 mila ticket di degustazione

10 i giornalisti presenti in giuria

70 giornalisti accreditati provenienti anche da Francia e Inghilterra.

9 mila litri di vino siciliano

4 tonnellate di semola di grano duro

30 mila porzioni di dolce siciliano tra cassatelle, cannoli e sfince

1.000 litri di olio extravergine d'oliva.

80 stand

Otto paesi partecipanti da 3 continenti

 

Il cous cous

 

Il cous cous, piatto giramondo, unisce in sé il globale e il locale. Ovunque sia approdato, in giro per il mondo, il piatto ha sposato le caratteristiche del territorio, legandosi profondamente alle tradizioni, religiose e conviviali dei popoli e diventando, volta per volta, maftoul, kseksou, cuscus, cascasa, sekso, kskso, kuskus, kuski, burgul o tabouleh.

Questa tradizionale pietanza a base di semola di grano, cotta a vapore, servita con un bouillon aromatico arricchito del sapore delle verdure di stagione, legumi, aromi e spezie, carne o pesce, rappresenta da sempre il piatto simbolo della cucina maghrebina, specie nei giorni di festa. Il cous cous, nonostante l'eterogeneità delle tradizioni, conserva una natura conviviale: un unico piatto rotondo dal quale tutti possono attingere semplicemente con le mani dopo il rituale Bismallah ("in nome di Dio"), o, al massimo, con pane lievitato prendendo un pezzo di carne o di verdure e formando una pallina con la semola. Il Corano, a tal riguardo, dispone addirittura che il cous cous vada mangiato con le so­le tre dita della mano destra, per distinguersi dal diavolo che mangia con uno, dal Profeta con due e dall'ingordo che ne usa cinque. Il termine cous cous indica sia la "semola" che il piatto completo, nella sua terra d'origine, dal Marocco alla Libia. Questa semola si presta a una varietà infinita di piatti: da quello più semplice con lo smen, un burro "fermentato" e un bicchiere di latte cagliato, ai ricchissimi cous cous delle feste di matrimonio e di ricevimento. Si tratta di una specialità presente in innumerevoli versioni regionali e stagionali dal Marocco alla Libia, dall'Algeria alla Tunisia. Ma superato l'Egitto, se ci spostiamo nel Mediterraneo verso il Medio Oriente o nell'area turco balcanica, i chicchi di semola assumono altre forme e denominazioni e sono spesso sottoposti ad un diverso procedimento di lavorazione e cottura. Un piatto locale, dunque, il cous cous, ma al tempo stesso globale: non partecipa all'omologazione del gusto ma si esprime in tante e diverse contaminazioni territoriali.

 

Infoline: Ufficio turistico di San Vito lo Capo, tel. 0923 974300.

 

Maggiori informazioni sul sito www.couscousfest.it

 

Ufficio Stampa

Angela Abbate

Feedback - Strategie per comunicare

via Libertà, 103 - 90143 Palermo
tel. +39 091 6263080

angela.abbate@feedback.it


Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *