Roma, 14 Dicembre 2011. Nel testo della manovra economica del governo Monti mancano le liberalizzazioni, soprattutto in quei settori nei quali la concorrenza agirebbe come stimolo alla crescita: poste, energia e trasporti. La manovra e' sbilanciata sul settore del prelievo fiscale con accentuazione dei fenomeni recessivi.
Ci sono ben 32 società controllate dal Ministero dell'Economia, con un totale di 500 mila dipendenti e ricavi nell'ordine di 250 miliardi di euro (1). Alcune sono enti strumentali del governo, preposti a svolgere funzioni di regolazione o altre funzioni propriamente pubbliche. Questi enti possono essere riorganizzati, in alcuni casi aboliti, e razionalizzati. Altre societa' possono pero' essere liberalizzate e cio' consentirebbe di migliorare i servizi e liberare patrimoni mobiliari e immobiliari che andrebbero a diminuire il debito che oggi si attesta sui 1.895 miliardi di euro.
Dopo questa manovra prevalentemente fiscale vedremo se il governo Monti sapra' affrontare il tema annoso delle liberalizzazioni. Il prossimo mese sara' decisivo.
(1) http://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/finanza_privatizzazioni/finanza_privatizzazioni/Partecipazioni_dirette_del_Ministero_dellxEconomia_agosto_2011_xmodalitx_compatibilitx.pdf
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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