Alla quarta edizione l’evento che apre le porte dei laboratori di ricerca
Due appuntamenti per celebrare l’edizione 2017 della Notte Europea dei Ricercatori, un evento promosso dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e centinaia di Istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei. Protagoniste le città di Pozzilli e Caserta.
Il tema di quest’anno è “Research & Innovation for better health” ed è per questo che l’edizione 2017 si arricchisce di nuovi eventi, di nuove attività legate alle ricerche condotte dal Neuromed nel settore delle Neuroscienze. Per questo la celebrazione, oltre a svolgersi come tradizione a Pozzilli, verrà arricchita da un secondo evento, previsto il 29 settembre, nel Polo di Innovazione Neurobiotech di Caserta.
Due giornate per avvicinare scienza e cittadini. Per capire la passione e le speranze di chi ha scelto il mestiere della ricerca. Per conoscere uno dei più appassionanti, ma anche più difficili, cammini professionali che un giovane possa intraprendere. E per affacciarci a cosa il futuro potrebbe ancora riservare.
Questa mattina, a partire dalle ore 9.00, le porte del Parco Tecnologico di Pozzilli si apriranno a gruppi di studenti delle scuole del territorio. L’evento, patrocinato da Ministero della Salute, Parlamento Europeo, Regione Molise, Provincia di Isernia e Comune di Pozzilli, darà ai giovani l’occasione di incontrare una realtà dedicata alla ricerca e all’innovazione in diversi campi di frontiera della biomedicina. Conoscenza delle attività e delle strumentazioni, dialogo informale e libero con i ricercatori, partecipazione a esperimenti interattivi: un contributo al futuro dei giovani molisani e alla crescita culturale ed economica della Regione.
Proprio nel corso dell’appuntamento di oggi il pubblico potrà anche conoscere a fondo la Banca Biologica del Progetto Moli-Sani. Decine di migliaia di campioni raccolti da altrettanti cittadini, conservati a 196 gradi sotto zero in azoto liquido. In rete con tutte le altre strutture simili d’Europa, rappresenta un tesoro per le ricerche del futuro. Non bisogna dimenticare, infatti, che le biobanche sono state inserite dalla rivista “Times” tra le dieci idee in grado di cambiare il mondo. La presentazione al pubblico di questa realtà molisana, e delle sue grandi potenzialità per la medicina, è inserita nel grande calendario della European Biotech week.
Ma la Notte dei Ricercatori non si rivolge solo agli studenti. La ricerca scientifica è alla base della nostra civiltà. Ed è la radice sulla quale crescono le speranze di nuove cure e di nuovi metodi di prevenzione delle malattie. In altre parole, riguarda tutti i cittadini. E tutti sono per questo invitati a visitare, nel pomeriggio a partire dalle ore 18.30, il Centro ricerche Neuromed di Pozzilli. Le porte dei laboratori saranno aperte al pubblico, e i ricercatori saranno ancora disponibili per discutere, rispondere, chiarire.
Domani 29 settembre invece l’I.R.C.C.S. Neuromed e la Fondazione Neuromed aprono per la prima volta a Caserta le porte di un Centro di ricerca rivolto alle più avanzate frontiere della ricerca scientifica, alla luce del tema “Research & Innovation for better health”. L’evento è patrocinato dal Ministero della Salute, dal Parlamento Europeo e dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Caserta.
Per l’edizione 2017 il Centro Neurobiotech accoglierà nella mattinata del 29 settembre 2017, a partire dalle ore 9.00, gruppi di studenti della città di Caserta.
La conoscenza delle attività e delle strumentazioni disponibili, assieme al dialogo informale e libero con i ricercatori, rappresentano il contributo che Neurobiotech vuole dare alla crescita culturale ed economica del territorio.
Il pomeriggio dello stesso giorno vedrà un altro capitolo di questo evento. A partire dalle ore 17.30 si svolgerà il Simposio “Dai Big Data alla salute personalizzata: le nuove frontiere della ricerca”. Grazie al contributo di esponenti scientifici di alto livello, sarà l’occasione per discutere alcuni aspetti di quella che si avvia ad essere la ricerca medica del futuro.
“La ricerca è il nome sempre nuovo della medicina - dichiara il professor Giovanni de Gaetano, Direttore scientifico del Polo di Innovazione Neurobiotech di Caserta - Qui al Centro Neurobiotech la ricerca realizzerà una specie di rivoluzione copernicana: al centro della salute non ci saranno più le malattie, ma la persona, l’individuo, con il suo patrimonio genetico, le sue abitudini di vita, le sue condizioni socio-economiche, la struttura del suo cervello e le sue capacità di interazione con macchine e computer, il territorio dove abita, e tante altre variabili che costituiranno i cosiddetti “big data” e saranno esaminate in un modo nuovo, capace di fornire indicazioni sempre più precise per ciascuno di noi. È la medicina personalizzata, uno dei traguardi più ambiziosi della ricerca internazionale. Ne parleremo diffusamente durante il Convegno in programma per la Notte dei Ricercatori”.
Neurobiotech è un grande hub di ricerca clinica impegnato nello studio di nuove prospettive per la salute personalizzata. Disegnare “su misura” ogni scelta di prevenzione o di terapia, un programma molto ambizioso, ma anche necessario affinché la medicina faccia quell’indispensabile balzo in avanti che la porterà a curare e prevenire a livello non più delle malattie, ma dei singoli soggetti, ognuno con le proprie caratteristiche. Conoscere il rischio individuale, sapere come ciascuno reagirà a una certa terapia, in altre parole “cucire” la salute addosso all’individuo.
Le ricerche in questo campo hanno bisogno di una quantità enorme di informazioni. Non solo studiare un gran numero di persone, ma studiarle in modo completamente innovativo. È il grande capitolo dei cosiddetti “Big Data”, al quale si uniranno altre ricerche di frontiera, come quelle della neurocibernetica e della diagnostica avanzata, curate dal Polo Cyberbrain. O ancora dell’epigenetica, cioè gli studi sugli effetti che l’ambiente e lo stile di vita hanno sull’espressione del nostro codice genetico. Ma Neurobiotech è anche altro: una vera e propria “community” di ricerca. Un luogo dove altri Istituti, Università, Centri scientifici, potranno aggregarsi per esplorare strade innovative. Strade che non solo parteciperanno al progresso delle conoscenze mediche, ma contribuiranno alla crescita culturale ed economica del Sud Italia.
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