COMUNICATO STAMPA
Domenica 18 maggio nel Castello Carlo V di Monopoli
"ALCUNI FATTI DEL '43"
di e con Paolo Panaro
MONOPOLI (Ba) – Domani, domenica 18 maggio nel Castello Carlo V, ore 19:00: "ALCUNI FATTI DEL '43". Narrazione scenica di e con Paolo Panaro. Realizzata dal noto regista teatrale e attore nell'ambito del progetto «Terre Parlanti»: Colloqui tra le terre di Puglia e Grecia», del quale Monopoli è comune capofila insieme a Santeramo in Colle (Ba), Fasano (Br), Leverano (Le), Artemision (Zante), Elation (Zante), Prefettura di Corfù, coordinati dal Teatro Pubblico Pugliese.
E' frutto di un lungo percorso di ricerca e studio che da diversi mesi ha coinvolto numerose compagnie teatrali del territorio nell'ambito di Laboratori urbani attivati in ciascun Comune. Si inserisce, inoltre, nel programma itinerante di Terre Parlanti che vedrà fino a giugno altri appuntamenti.
LO SPETTACOLO- Un giovane pescatore monopolitano, marinaio della Regia Marina Italiana, dopo l'8 settembre 1943, si ritrova senza nave, privo di mezzi e abbandonato a se stesso sulla costa di una nazione nemica, la Grecia ormai prossima ad essere invasa dalle truppe tedesche. L'unica cosa saggia da fare – pensa il giovane monopolitano – è di tornare, al più presto e a qualsiasi costo nella sua città in Puglia.
Ma come fare? Fra la Grecia e l'Italia c'è di mezzo il Canale d'Otranto; mezzi navali non ce ne sono e il mare è pattugliato da nuovi e vecchi nemici.
Con altri fuggiaschi riesce a impossessarsi di una grande imbarcazione da pesca a remi. I dieci profughi italiani remano senza sosta, sotto un sole ancora estivo, senza cibo né acqua, per due giorni e due notti. Alla fine sbarcano esausti sulle coste del Salento. A questo punto ognuno di loro, per ragioni di prudenza, procede per conto suo, sparpagliandosi verso ogni direzione.
Il nostro protagonista risalirà a piedi la penisola pugliese e lungo la strada entrerà in città bombardate, incontrando un popolo di sbandati, prostrato e schiacciato dalla guerra. E quando arriverà, fra mille difficoltà, a Monopoli, stenterà a riconoscere il paese. I suoi concittadini sono ridotti alla fame e alla miseria. Ma, per lo meno, adesso è a casa. L'ex-marinaio è riuscito a salvarsi. Eppure, proprio ora, andrà incontro al suo tragico destino.
IL PROGETTO- Puglia e Grecia due terre divise dal Grande Mare Bianco, così gli arabi chiamano il Mediterraneo, ma unite dal filo invisibile della storia che porta alla memoria degli uomini di oggi similitudini dimenticate: una preghiera, il canto di una nenia, l'architettura di una chiesa, il sapore del pane con olio d'oliva.
Così attraverso tale riscoperta, terre divise dalla diversità linguistica ritrovano il senso comune delle cose, così terre lontane si aprono al dialogo interculturale per un obiettivo più grande: aprire all'altro, a ciò che è diverso da noi senza avere paura di perdere la propria identità, perché infondo alla radice di questa troviamo gli stessi semi gettati dai nostri padri in nome della pace e della fratellanza.
Proprio seguendo il senso della storia ci ritroviamo a Monopoli, splendida città turistica della provincia di Bari, dove domani incontriamo Paolo Panaro, attore e regista teatrale, responsabile della Compagnia Diaghilev, coordinatore del Laboratorio Urbano di Monopoli, nell'ambito del progetto
Terre Parlanti - Colloqui tra le Terre di Puglia e Grecia.
Info: 3333429005
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