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sabato 17 maggio 2008

Sanofi-aventis-Studio ATHENA: dronedarone riduce ricoveri e decessi cardiovascolari in pazienti con fibrillazione atriale

Sanofi-aventis:
Lo studio ATHENA dimostra che dronedarone riduce del 24% i ricoveri e i decessi cardiovascolari nei pazienti con fibrillazione atriale



PARIGI, Francia -- Sanofi-aventis ieri (ndr: 16 maggio 2008) ha reso noto che i risultati dello studio ATHENA hanno dimostrato che dronedarone - una potenziale terapia per il trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale - ha ridotto il rischio di ricovero cardiovascolare o decesso per ogni causa nella misura, altamente significativa (p=0,00000002), del 24 per cento, raggiungendo l'endpoint primario dello studio.
I risultati di ATHENA saranno presentati alla sessione dei late breaking clinical trial di Heart Rhytm 2008, 29degrees Congresso annuale della Heart Rhytm Society a San Francisco, California (USA).

Per la prima volta in vent'anni di studi di farmacologia clinica sulla fibrillazione atriale, un candidato farmaco, dronedarone, ha dimostrato di poter ridurre significativamente il rischio di morte cardiovascolare del 30%(p=0,03) rispetto alle migliori terapie di riferimento, compresi i farmaci per il controllo della frequenza e i farmaci antitrombotici, nei pazienti con fibrillazione o flutter atriale. Dronedarone ha inoltre ridotto significativamente il rischio di morte aritmica del 45% (p=0,01) e ha anche ridotto il numero dei decessi per ogni causa del 16% (p=0,17) rispetto al placebo. Nel gruppo dronedarone, infine, sono stati ridotti significativamentedel 25% , (p=0,000000009) anche i primi ricoveri cardiovascolari.

"I risultati di ATHENA sono potenzialmente in grado di ribaltare i criteri terapeutici della fibrillazione atriale. Per i malati di questa patologia, che ogni giorno soffrono con i loro medici per gestire le drammatiche conseguenze di questa malattia così complessa, dronedarone si propone di andare incontro a una necessità medica non ancora soddisfatta e di
portare una speranza ai pazienti" ha dichiarato Marc Cluzel, Senior Vice President Ricerca & Sviluppo di sanofi-aventis.
"Questa pietra miliare è indicativa dell'impegno di sanofi-aventis a portare sul mercato terapie innovative, e della nostra dedizione per offrire a pazienti, medici e autorità sanitarie i farmaci più efficaci e sicuri nelle aree cliniche in cui i maggiori bisogni terapeutici hanno ancora soluzioni limitate".

La fibrillazione atriale - che è una causa maggiore di ricoveri ospedalieri e di mortalità e colpisce circa 2,5 milioni di persone negli Stati Uniti e 4,5 milioni di persone in Europa - si sta imponendo quale problema sanitario emergente per via del progressivo invecchiamento della popolazione. I pazienti affetti da fibrillazione atriale hanno un rischio di morte raddoppiato e un aumento del rischio di ictus e di complicazioni cardiovascolari, compreso lo scompenso cardiaco. La fibrillazione atriale, inoltre, penalizza gravemente la vita dei pazienti, soprattutto perché li rende incapaci di svolgere le loro normali occupazioni quotidiane a causa di palpitazioni, dolore toracico, dispnea, facile stancabilità e vertigine soggettiva, senza contare le ingombranti e talora gravi limitazioni imposte dalle attuali terapie della fibrillazione atriale.

"Nella fibrillazione atriale, in cui era ancora da dimostrare il beneficio in termini di morbilità e mortalità, ATHENA si distingue da tutti gli altri studi per avere scelto quali endpoint primari risultati di grande rilievo clinico come il ricovero cardiovascolare o il decesso" ha commentato il cardiologo tedesco Stefan H. Hohnloser, della Divisione di Elettrofisiologia clinica all'Università Goethe di Francoforte e coautore dello studio ATHENA. "In questa ottica, il trial ha raggiunto nettamente questi endpoint di sicurezza ed efficacia. Per conseguenza, dronedarone è il primo trattamento sicuro per la fibrillazione atriale che ha dimostrato, nei pazienti con fibrillazione atriale cui è stato somministrato, di poter ridurre i ricoveri cardiovascolari e la mortalità".

Gli eventi avversi più frequenti riferiti a dronedarone contro placebo comprendono disturbi gastrointestinali (26 vs 22%), disturbi cutanei (10 vs 8%, soprattutto rash) e aumento della creatininemia (4,7 vs 1%). Il meccanismo d'azione che produce l'aumento della creatininemia è noto: inibizione della secrezione di creatinina a livello del tubulo renale. In
confronto al placebo, dronedarone ha messo in luce un ridotto potenziale proaritmico e nessun aumento dei ricoveri per scompenso cardiaco. Infine, nei due bracci dello studio si sono registrati tassi di abbandono della terapia sovrapponibili.

"ATHENA è davvero uno studio di riferimento, che rappresenta una variazione paradigmatica nella terapia della fibrillazione atriale" ha aggiunto Christopher Cannon, Senior investigator del TIMI Study Group al Brigham and Women's Hospital di Boston, Massachusetts (USA) e non coinvolto nello studio. "la fibrillazione atriale è una malattia frequentissima e le nostre precedenti opzioni terapeutiche puntavano solo a dare benefici sintomatici sperando di non fare danni, cosa tutt'altro che infrequente con i precedenti farmaci antiaritmici. Ora invece, con una riduzione altamente
significativa dei ricoveri e dei decessi, accompagnata da una riduzione del 45% delle morti aritmiche e del 30% delle morti cardiovascolari, dronedarone può ben diventare il trattamento di prima scelta per la fibrillazione atriale".

ATHENA, il più grande studio randomizzato e in doppio cieco su pazienti con fibrillazione atriale, è stato condotto in più di 550 centri in 37 Paesi e ha arruolato complessivamente 4.628 pazienti. Lo studio ATHENA è il primo trial di morbilità e mortalità nell'ambito del programma di sviluppo clinico di fase III previsto per dronedarone, che comprende altri cinque studi clinici multinazionali, uno studio pilota sullo scompenso cardiaco grave, lo studio ANDROMEDA sullo scompenso di recente insorgenza e quattro studi internazionali sulla fibrillazione atriale: EURIDIS/ADONIS, ERATO e lo studio, tuttora in corso, DIONYSOS.

Sulla base di questi nuovi dati clinici, sanofi-aventis intende presentare un dossier di registrazione all'European Medicines Agency (EMEA) e una New Drug Application alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel III trimestre del 2008.

Fibrillazione e flutter atriale

La fibrillazione atriale è una causa maggiore di ricoveri ospedalieri e mortalità e colpisce circa 2,5 milioni di persone negli Stati Uniti e 4,5 milioni di cittadini europei. L'Atrial Fibrillation Foundation si attende che nei prossimi vent'anni il numero dei pazienti con fibrillazione atriale raddoppi. In assenza del trattamento appropriato, la fibrillazione atriale
può causare gravi complicazioni, come l'ictus cerebrale e lo scompenso cardiaco congestizio

La fibrillazione atriale è una condizione in cui le camere superiori del cuore (gli atri) pulsano in modo scoordinato e disorganizzato, producendo un ritmo cardiaco irregolare e accelerato (disturbo del ritmo cardiaco). Il flutter atriale è un ritmo cardiaco eccessivamente alto da parte degli atri, che può insorgere spesso in individui portatori di altre cardiopatie (pericardite, cardiopatia ischemica, cardiomiopatia...). Il flutter atriale degenera spesso in fibrillazione (sempre atriale), pur potendo persistere come tale per mesi o anni.

Quando le camere cardiache non pompano all'esterno tutto il sangue contenuto al loro interno, questo rallenta e può coagulare. Se negli atri si forma un coagulo (trombo), questo può uscire dal cuore (embolo) e occludere un'arteria cerebrale, causando un ictus: si ritiene infatti che circa il 15% di tutti gli ictus sia causato dalla fibrillazione atriale.

I più comuni sintomi della fibrillazione atriale comprendono palpitazioni ("sobbalzi" rapidi e irregolari nel petto o nel collo), fiato corto, capogiro o vertigine, senso di costrizione toracica. Il disturbo potrebbe anche essere molto più comune di quanto si ritiene, perché molti pazienti possono avere episodi di fibrillazione atriale che non causano sintomi e/o che non sono documentati o riconosciuti nel corso della visita medica.

Lo studio ATHENA

Lo studio ATHENA è un trial randomizzato, controllato con placebo, internazionale e metacentrico che ha valutato per la prima volta un nuovo trattamento in confronto alla terapia standard di fondo nella gestione dei pazienti con fibrillazione atriale, per valutare le possibilità di ridurre la morbilità e la mortalità attraverso la prevenzione dei ricoveri cardiovascolari e dei decessi per ogni causa. Lo studio ha arruolato 4.628 pazienti, diventando così il più grande trial su outcome clinici di sempre relativo all'impiego di un farmaco antiaritmico nella fibrillazione atriale.

L'obiettivo dello studio ATHENA era dimostrare il potenziale beneficio di dronedarone su un endpoint primario composito formato da mortalità per ogni causa e ricovero cardiovascolare, in confronto a placebo. Gli endpoint secondari pre-specificati erano mortalità per ciascuna causa, mortalità cardiovascolare e ricovero cardiovascolare. L'endpoint di sicurezza pre-specificato era l'incidenza di eventi avversi riferiti al trattamento (tempo di osservazione per eventi avversi riferiti al trattamento) tra i quali: tutti gli eventi avversi, eventi avversi maggiori ed eventi avversi seguiti dalla sospensione del farmaco in studio.

La popolazione di pazienti con fibrillazione o flutter atriale oggetto dello studio era composta da soggetti di età (greater than or equal to)75 anni (con o senza fattori di rischio cardiovascolare) o <75 anni ma con almeno un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo (ipertensione, diabete, precedente episodio cerebrovascolare, dimensioni dell'atrio sinistro >50 mm o frazione di eiezione ventricolare sinistra <40%). I portatori di scompenso cardiaco congestizio sono stati esclusi dallo studio. I pazienti sono stati assegnati casualmente al trattamento con dronedarone 400 mg bid o placebo, con un follow-up massimo di 30 mesi.

I pazienti sono stati arruolati in Argentina, Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Cina, Filippine, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, India, Israele, Italia, Malesia, Marocco, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Sud Corea, Svezia, Taiwan, Tailandia, Tunisia, Turchia, Ungheria.

Dronedarone

Dronedarone è un nuovo candidato farmaco per i pazienti con fibrillazione atriale, scoperto e svilluppato da sanofi-aventis per la prevenzione e il trattamento della fibrillazione o del flutter atriale. Dronedarone è un bloccante multicanale attivo sui canali del calcio, potassio e sodio dotato anche di proprietà antiadrenergiche. Dronedarone non contiene iodio e negli studi clinici non ha mai mostrato alcuna evidenza di tossicità tiroidea né polmonare.

Sanofi-aventis nella cardiologia e nella trombosi

L'insuperata esperienza di sanofi-aventis nel trattamento di milioni di pazienti affetti da malattie cardiovascolari (CVD) e trombosi ci ha dato una preparazione altrettanto insuperabile ad affrontare le sfide crescenti in queste aree cliniche. Oggi, insieme con le istituzioni accademiche e i professionisti della sanità, contribuiamo attivamente allo sforzo collettivo per ridurre gli enormi costi sanitari associati alle CVD e alla trombosi.

Il nostro listino di proposte terapeutiche innovative comprende farmaci antiaggreganti piastrinici e antitrombotici, come clopidogrel ed enoxaparina, e antipertensivi come irbesartan. Ascoltando le richieste di pazienti e medici e dando loro le risposte necessarie, cerchiamo di migliorare
costantemente l'efficacia e la sicurezza dei nostri prodotti, sviluppando nel contempo nuove strategie terapeutiche. Il nostro impegno ha già contribuito a gettare le basi della moderna terapia cardiovascolare. Oltre ad aprire una nuova classe con la ticlopidina, siamo stati pionieri nel trattamento con amiodarone e con le eparine, tutte terapie radicate in una profonda tradizione di esperienza nella ricerca che ha una storia di decenni.

Basandoci sulla nostra solida tradizione di esperienza e competenza, siamo alla ricerca di una superiore efficacia del trattamento con una nuova eparina a bassissimo peso molecolare (AVE5026), con un nuovo anticoagulante reversibile a lunga durata d'azione, potenzialmente adatto al trattamento della malattia venosa tromboembolica e alla fibrillazione atriale (idraparinux biotinilato). La nostra ricerca nel campo della fibrillazione atriale continua con grandi trial di base come ATHENA, nell'ambito dello sviluppo clinico di dronedarone. Nel contempo stiamo esplorando le possibilità della terapia genica mirata (NV1GF) allo scopo di ridurre il rischio di amputazione nei pazienti con ischemia critica degli arti inferiori. Mentre continuiamo a espandere le frontiere della terapia cardiovascolare e della trombosi, lo facciamo nella convinzione che il nostro impegno a tempo pieno e il nostro premio più importante sia la salute dei pazienti.

Sanofi-aventis

Sanofi-aventis, azienda farmaceutica leader a livello mondiale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche per migliorare la vita di ognuno. Sanofi-aventis è quotata alle borse di Parigi e New York.

Per informazioni:
Daniela Carriero, Responsabile Comunicazione Esterna, sanofi-aventis spa, Viale Bodio 37/b I-20158 Milano, Tel. +39-02-39394568, Mobile +39-334-6013249, Fax +39-02-39394120, e mail: daniela.carriero@sanofi-aventis.com;
Alessandro Aquilio, Comunicazione Esterna, sanofi-aventis spa, Viale Bodio 37/b I-20158 Milano, Tel. +39-02-39394704, Mobile +39-334-6550628, Fax +39-02-39394120, e mail: alessandro.aquilio@sanofi-aventis.com .


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