L’associazione Animalisti Italiani, a seguito della notizia agghiacciante delle disposizioni di Bucarest per eliminare i randagi, avuto conferma della situazione d’emergenza in cui si trovano le associazioni animaliste del luogo per impedire questa strage autorizzata, lancia un appello alle istituzioni italiane e della Romania, affinché si adoperino per il ritiro dell’ordinanza del Consiglio Comunale di Bucarest, ispirata all’ordinanza del Presidente Basescu, già causa di stermini di massa e priva di efficacia per il randagismo, con lo sperpero di milioni di euro.
“In seguito alla morte di un uomo morso da un cane di fronte al palazzo del Governo, le autorità hanno preso misure drastiche nei confronti dei randagi e il paese è nuovamente in preda ad una psicosi collettiva” – dichiara Walter Caporale, Presidente dell’associazione Animalisti Italiani - “Le notizie pervenuteci parlano di circa 1500 randagi catturati in 3 giorni e, sembrerebbe, già uccisi. Il Consiglio Comunale ha emanato un’ordinanza con la quale si accorciano i tempi di permanenza nei canili pubblici (da 14 giorni a 72 ore), si fissa un tetto massimo di 1 cane adottabile per persona e si multano con 500 euro coloro che riscattano un cane e lo rilasciano per strada.
Inoltre è prevista la possibilità di modificare l’attuale legge nazionale e di forzare la mano a quei sindaci che non hanno applicato l’eutanasia di massa.
Questa spiacevole disgrazia dovrebbe rappresentare l’occasione per ripensare la gestione del randagismo canino in modo migliorativo, non peggiorativo.
A nostro avviso, la sterilizzazione dovrebbe essere un obbligo del cittadino e un impegno delle autorità, insieme alla promozione di una cultura dell’adozione e non della morte.
Come è noto, la Romania si appresta ad entrare a far parte dell’UE ma è altrettanto noto che le direttive dell’UE sono ben precise riguardo alla Tutela degli animali e l’ordinanza di Bucarest appare in contrasto con quanto disposto a livello europeo
E’ segno di un paese civile riconoscere agli animali, che con l’uomo condividono questa terra, il diritto ad una vita dignitosa ed il rispetto per le specifiche caratteristiche etologiche di ognuno.
Pertanto abbiamo inviato un appello al Presidente del Consiglio Berlusconi, al Ministro degli Esteri Gianfranco Fini, all’ambasciata Romena in Italia, all’ambasciata italiana in Romania, al Vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini e al Sindaco di Bucarest Adriean Videanu, affinché si adoperino per il ritiro dell’ordinanza e vengano adottati provvedimenti efficaci che affrontino il problema dei randagi rumeni con rispetto, sensibilità e coscienza”.
Roma, 3 febbraio 2006
Animalisti Italiani Ufficio Stampa Federica Cuccagna: 0623232569 – 3287311798 – ufficiostampa@animalisti.it - www.animalisti.it
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