Una mattinata di studi dedicata alla grande opera ingegneristica del secolo
A EXPOTUNNEL 2016, INNOVATIVO CONVEGNO "GOTTARDO: UN ANELLO PER L'EUROPA".
IL CAMBIAMENTO EPOCALE NEL CONCEPIRE TRASPORTO E TERRITORI
Il 20 ottobre un convegno internazionale organizzato insieme con CERTeT - Università Bocconi e Ambasciata di Svizzera in Italia
26 luglio 2016, Bologna – La realizzazione del tunnel ferroviario più lungo del mondo sarà oggetto di una straordinaria occasione di approfondimento con il convegno internazionale "Gottardo: un anello per l'Europa", la mattinata del 20 ottobre 2016 a ExpoTunnel, il Salone Professionale delle Tecnologie per il Sottosuolo e delle Grandi Opere, (dal 19 al 21 al quartiere fieristico di Bologna). Un "anello" che unisce dai porti liguri del Nord Ovest dell'Italia fino al Nord Europa (Corridoio TEN-T Genova-Rotterdam). E' stata definita nel suo complesso l'opera del secolo.
In questo contesto la Galleria di Base del San Gottardo, della lunghezza di 57,1 km, dopo 17 anni di costruzione è stata inaugurata il 1 giugno 2016. Rappresenta il cuore del Corridoio merci europeo Res.no-Alpi (che attraversa cinque Paesi: Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svizzera e Italia) e fa parte della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) della Svizzera. La messa in servizio commerciale da parte delle Ferrovie Federali Svizzere è prevista l'11 dicembre 2016.
Le riflessioni su progettazione e costruzione, sui finanziamenti e le ricadute economiche sul territorio saranno raccontate dei protagonisti che hanno avuto un ruolo importante nella costruzione della grande opera. Questo appuntamento unico nel suo genere è una occasione per conoscere il Nuovo corridoio multimodale Italia-Svizzera, che oltre all' aspetto costruttivo coinvolgelo sviluppo territoriale attraverso il trasporto ferroviario e su gomma di merci e persone, l'alta velocità, i porti e gli interporti, senza dimenticare la governance dei territori.
"Il convegno - afferma Sara Leanza, vicepresidente di Conference Service e responsabile di ExpoTunnel - rappresenta un momento di approfondimento molto importante per il settore delle grandi opere e del tunnelling: l'inaugurazione, il 1 giugno 2016, della Galleria di Base del Gottardo, un'opera ingegneristica epocale che coinvolge tutta Europa. Il fatto che il convegno si svolga proprio in occasione di ExpoTunnel conferma il consolidamento sempre più internazionale della manifestazione che ha riscosso un'ottima promozione dalle presenze lo scorso aprile al BAUMA di Monaco di Baviera e al WTC - The World Tunnel Congress - di San Francisco. Un percorso di assoluta rilevanza sia sul fronte dei contenuti che delle autorevoli presenze, impreziosito dalla bella sinergia operata per organizzarlo con CERTeT - Università Bocconi e Ambasciata di Svizzera in Italia".
"Gottardo: un anello per l'Europa", è organizzato da ExpoTunnel insieme con la preziosa collaborazione scientifica e istituzionale di CERTeT - Università Bocconi e Ambasciata di Svizzera in Italia. Coordinamento scientifico e moderazione del convegno sono a cura del prof. Lanfranco Senn, Responsabile scientifico CERTeT, Università Bocconi: "Cosa possiamo e dobbiamo imparare dalla realizzazione del Gottardo? Innanzitutto che, quando si vuole, si possono realizzare anche grandissime infrastrutture in tempi rigorosamente rispettati e senza rimettere in discussione decisioni strategiche già prese - chiarisce Senn - Che quando si progettano interventi radicali sul territorio bisogna condividere con tutti gli stakeholders interessati gli obiettivi e le modalità della loro realizzazione: altrimenti si passa più tempo a so llevare obiezioni e a risolvere i conflitti che cercare costruttivamente e operativamente la soluzione dei problemi. Che bisogna affrontare la realizzazione di una grande infrastruttura non come un "fine", ma come uno strumento che consente di aumentare e migliorare la mobilità di persone e merci, di promuovere uno sviluppo produttivo competitivo, di creare posti di lavoro duraturi nel tempo. La realizzazione del Gottardo ci insegna tutto questo "alla condizione" che ci si voglia attrezzare con efficienza ed efficacia a cogliere le opportunità piuttosto che a difendersi dai rischi che ogni grande cambiamento comporta".
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