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lunedì 24 luglio 2006

PALIO DI AVOLA (SIRACUSA), APPELLO BIPARTISAN DI 7 PARLAMENTARI PER VIETARLO

APPELLO BIPARTISAN DI 7 PARLAMENTARI AL PREFETTO PER VIETARE LE CORSE DEI CAVALLI: “TROPPI RISCHI DI EVENTI ILLEGALI E MALTRATTAMENTI AGLI ANIMALI”

LA LAV: “DOPO I CAVALLI MORTI E LO SCANDALO DOPING, ANCHE A SIRACUSA IL BANDO DELLE CORSE URBANE COME DECISO DAGLI ALTRI PREFETTI SICILIANI”


Ben sette fra deputati, senatori e parlamentari europei hanno rivolto un appello al Prefetto di Siracusa, Benedetto Basile, perché vieti il prossimo “Palio di Santa Venera” ad Avola, in programma il prossimo 3 agosto per le strade della cittadina, “ed altre future manifestazioni similari”. Lo rende noto la LAV, che in passato aveva ripetutamente chiesto di impedire lo svolgimento dei palii paesani, denunciando i rischi di infiltrazioni criminali e l’inaccettabile sfruttamento degli animali, spesso morti a seguito di tali folli corse in circuiti urbani.

Nel documento inviato al Prefetto i deputati Claudio Azzolini (FI) - già autore di una specifica interrogazione urgente sui palii siracusani -, Arnold Cassola (Verdi), Franca Chiaromonte (L’Ulivo), Gianni Mancuso (AN), i senatori Anna Donati (Verdi), Giovanni Russo Spena (PRC) e l’eurodeputata Monica Frassoni (Verdi) esprimono “viva preoccupazione” per il prossimo Palio di Avola: “dopo la morte del cavallo “Invidioso” al Palio di Floridia lo scorso giugno e le recenti indagini dei Carabinieri che hanno smascherato lo scandalo doping fra i cavalli partecipanti a tale gara, si teme che anche alle corse di Avola possano ripetersi eventi illegali o maltrattamenti”.

“Le corse ippiche in percorsi urbani, infatti, spesso si traducono in mattanze per i cavalli costretti a correre su strade asfaltate o malamente ricoperte da sabbia”, sostengono i parlamentari. “La Regione Siciliana, peraltro, non ha recepito il D.P.C.M. del 28.02.2003 sul benessere animale, per cui non vi sarebbero le basi giuridiche e tecniche per consentire palii e altre manifestazioni in circuiti urbani, comunque suscettibili di ricadere nel divieto di gare e manifestazioni che comportino maltrattamento di animali ex L. 189/2004”.

Nell’esprimere piena adesione alle denunce della LAV, il gruppo bipartisan di parlamentari - molti dei quali membri dell’“Intergruppo Parlamentare Animali” costituito dalla LAV, che raccoglie deputati di tutti gli schieramenti alla Camera ed al Senato - conferma i rischi legati al “contesto di infiltrazioni ed interessi criminali nell’ambito delle scommesse e la diffusa pratica del doping”, elementi di “grave impatto che le Forze dell’Ordine hanno puntualmente riscontrate nei palii paesani in Sicilia e nell’area Iblea in particolare. Per questo abbiamo registrato con favore – continuano - l’opportuno bando coraggiosamente disposto dai Prefetti di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e Trapani, che hanno già vietato qualsiasi corsa ippica”.

La LAV ricorda che lo scorso anno, proprio il palio di Avola fu sospeso per gravi motivi di ordine pubblico legati alle risse tra fantini (una fantina fu ferita con catene di metallo e ridotta in prognosi riservata), mentre un artiere fu denunciato dalla Polizia per maltrattamento del cavallo cui aveva legato la lingua. “Considerati questi precedenti e gli altri gravi fatti accaduti recentemente al palio di Floridia (il cavallo morto e l’inchiesta della magistratura sul doping) – dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale LAV Sicilia - e dopo le odierne autorevoli prese di posizione istituzionali, trasversali rispetto a tutti gli schieramenti politici, riteniamo ormai un passo obbligato da parte delle Autorità di pubblica sicurezza di Siracusa quello di vietare qualsiasi corsa e gara di equidi in tutta la provincia per fermare lo sfruttamento ed il maltrattamento dei cavalli, contrastare ogni illecita infiltrazione e garantire il rispetto della legalità”.

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