"QUEL MODELLO SUPERATO.
Cruenta, antieconomica e, soprattutto, poco affidabile. Il tossicologo francese Claude Reiss ci spiega perché la sperimentazione animale è una pratica obsoleta"
Allineandosi con le numerose altre riviste scientifiche che negli ultimi tempi hanno sovvertito il "dogma" della sperimentazione animale fino ad oggi impostoci dalle scienze biomediche, l'importante rivista scientifica SAPERE pubblica il dossier "In Vitro Veritas" facendone la sua "cover story".
Infatti una porta di laboratorio con la scritta EXIT si spalanca, nel disegno di copertina, davanti ad un topo che, ritto sulle zampe posteriori, sembra folgorato ed incredulo …
Un plauso alla rivista SAPERE per l'importante documento offertoci con l'articolo di Letizia Gabaglio contenente l'intervista al tossicologo francese Claude Reiss. che è stato per anni direttore di ricerca al CNRS di Parigi. Reiss ha di recente preso parte a numerosi convegni a Roma: in particolare a due conferenze organizzate dai Verdi in Parlamento.
Su SAPERE, Claude Reiss illustra in precisi termini scientifici come gravi contraddizioni siano dietro all'uso del "modello animale" nella ricerca biomedica e come conseguentemente l'uso di tale metodo sia dietro a molti degli scandali avvenuti nell'ambito della Sanità, ad iniziare da quello francese, dei primi anni novanta, riguardante il sangue infetto da HIV (il sangue era risultato puro nei test su animali). Illustra come l'unica via d'uscita sia l'uso dei rivoluzionari (sia per affidabilità dei risultati, che per velocità delle risposte, che per riduzione dei costi) nuovi metodi di ricerca su tessuti e cellule umane, che si affidano, oltre che alle conquiste dell'informatica, alle nuove conoscenze scientifiche, soprattutto nel campo della genetica. Egli spiega pure come sia un'illusione l'uso di animali transgenici, che anche se resi più "simili" all'uomo con l'introduzione di un gene, rimangono, con un genoma composto da decine di migliaia di altri geni, organismi biologicamente e fisiologicamente del tutto diversi.
Completano il dossier di SAPERE gli articoli di Flavia Zucco e Annalaura Stammati, del CNR e dell'Ist. Superiore di Sanità, che descrivono in dettaglio la situazione attuale dei "metodi alternativi", o "in vitro", ai quali entrambe si sono sempre dedicate.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime grande soddisfazione per questo aggiornamento da lungo atteso, da parte di una voce così importante della scienza.
EQUIVITA si augura che, per una volta, i legislatori usino "tempi di reazione" veloci, onde fare in modo che, come sostiene anche Reiss, venga sfruttata l'importante occasione del regolamento europeo REACH, per il controllo delle sostanze chimiche immesse nell'ambiente, che entro poco verrà votato in seconda lettura al Parlamento Europeo, per un tanto indispensabile quanto urgente cambiamento nella ricerca tossicologica.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949email: equivita@equivita.it, www.equivita.org
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