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venerdì 28 luglio 2006

Biogem: quando la scienza procede al contrario


Biogem: quando la scienza procede al contrario



L’inaugurazione dell’Istituto G. Salvatore della Biogem, che vede l’alleanza fra CNR, Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli, Università Federico II di Napoli ed enti locali, dà corpo a tutte le vecchie preoccupazioni manifestate dal nostro Comitato nel 2001 quando si iniziò a parlare del progetto.

Fu appunto nel 2001, durante una conferenza stampa alla Stazione Zoologica di Napoli che tentammo di opporci alla consegna della prestigiosa Stazione nelle mani delle aziende biotech. Volevamo impedire che essa, anziché continuare nella direzione di una ricerca mirata al progresso ed al benessere umano, finisse col servire interessi privati delle industrie biotech.
Le nostre preoccupazioni, in questi anni in cui il progetto è andato silenziosamente avanti, si sono tutte concretizzate:

  • La ricerca genetica prosegue a braccetto con i brevetti sulla vita e la creazione di presunti “modelli da laboratorio” per l’uomo, andando in una direzione sulla quale perfino l’OMS ha messo una moratoria (la moratoria sugli xenotrapianti: per i gravi rischi che ad essi sono associati)
  • La ricerca medica verrà fatta con sperimentazione su animali (sono stati allestiti stabulari per 50 mila organismi murini) malgrado il mondo scientifico ne abbia fatto recentemente crollare la credibilità ed abbia promosso appelli per un rinnovamento totale della ricerca medica e tossicologica.

Il Comitato Scientifico EQUIVITA chiede al Governo Prodi di intervenire affinché la ricerca genetica, che deve esistere, vada nella direzione giusta (ad esempio quella della Tossicogenomica) ed affinché gli stabulari vengano riconvertiti in laboratori di tecnologie avanzate, che in altre parti del mondo si vanno già rapidamente diffondendo, che escludono il modello animale per l’uomo, e che sole potranno aiutare - con la prevenzione e la tutela dell’ambiente - un miglioramento della salute umana.

Il Comitato Scientifico EQUIVITA chiede al Governo Prodi di tenere fede al suo impegno formulato alla pagina 153 del Programma di coalizione, che recita:
“(…) in linea con la normativa comunitaria e alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, occorre promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all’utilizzo di animali e progressivamente abolire la ricerca e la sperimentazione che ne faccia uso”.


Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949
email: equivita@equivita.it, www.equivita.org

Per leggere i nostri comunicati:
www.equivita.it/comunicatistampa.htm /comunicatistampa.htm

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