Si tratta di contratti rifilati a ignari utenti con l'inganno, talvolta apponendo firme false. Pratica che continua tutt'ora viste le lettere che continuano a giungerci e i cittadini che si rivolgono a noi di persona o per telefono.
Dovremmo quindi essere contenti che la massima Autorita' civile in materia abbia sanzionato GdfSuez, non credendo alle sue promesse di rimettersi in regola, promesse che avrebbero potuto evitarle la multa.
NO! NON SIAMO CONTENTI! Perche' la multa inflitta e' di 10.000 euro. Si'! Avete letto bene: diecimila euro!! Bruscolini per un'azienda di tali dimensioni e considerato che non si tratta di una piccola scheggia impazzita del loro servizio commerciale, ma di pratica diffusa che, anche ora mentre scriviamo, miete vittime inconsapevoli, salvo poi accorgersi dopo alcuni mesi, quando giungono le bollette, che il proprio gestore non e' piu -in genere- l'Enel del mercato protetto (per la luce) e l'Eni del mercato protetto (per il gas).
Diecimila euro che sono quanto il costo di un riquadrino pubblicitario su un giornale di levatura nazionale. Sorta di tassa che a GdfSuez pagheranno volentieri, senza nessuno stimolo economico a bloccare il tutto, mandando a casa la vecchia rete di venditori di Italcogim e la loro nuova rete che si e' adeguata alla precedente.
E' evidente che se si vuole che qualcosa cambi nel cosiddetto mercato libero dell'energia, facendolo diventare un'opportunita' per gli utenti e non una trappola come oggi, chi sbaglia dovrebbe pagare con quote percentuali del proprio fatturato, si' da ricordarselo bene.
Qui il provvedimento dell'Antitrust: http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/3259-26-12.html
Vincenzo Donvito, presidente Aduc



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