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lunedì 13 febbraio 2006
TRENTO - La Storica Rocca passa dalla Provincia al Comune - Ospiterà il Museo e molte iniziative culturali
Stamani la consegna ufficiale dello storico edificio
LA ROCCA DI RIVA DEL GARDA
PASSA DALLA PROVINCIA AL COMUNE
Ospiterà, oltre al museo, diverse iniziative culturali
(p.f.f.) – La Provincia autonoma di Trento ha trasferito al Comune di Riva del Garda la proprietà dello storico edificio della Rocca. Dopo otto secoli uno dei simboli del centro gardesano torna così alla cittadinanza e sarà destinato ad ospitare, oltre al museo e alla pinacoteca, anche iniziative di tipo culturale. La consegna formale è avvenuta stamani nella sala di rappresentanza del Comune di Riva, a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore provinciale alla cultura, il sindaco e i responsabili della Soprintendenza per i beni architettonici.
Il trasferimento della Rocca dalla Provincia autonoma di Trento al Comune di Riva del Garda avviene alla conclusione di una lunga serie di lavori di restauro che hanno interessato tutto l’immobile ed il parco circostante. “Si tratta – hanno sottolineato il sindaco di Riva e l’assessore provinciale alla cultura – di un momento storico perché riguarda la proprietà di un edificio che ha rivestito una grande importanza nella storia della comunità rivana. Da sempre simbolo stesso dell’iconografia della cittadina gardesana, ora essa se ne appropria a pieno titolo”.
Nata a difesa e controllo dell’importante porto commerciale e della città murata di Riva, la Rocca, dal Medioevo in avanti, seguì le vicende di questo territorio, registrando via via l’affermarsi o il declinare dell’importanza militare ed economica dell’Alto Garda, oltre che le fortune dei vari soggetti che se ne disputarono la sovranità ed il controllo.
La sua primitiva origine è quella di un fortilizio che si fa risalire all’accordo stipulato nel XII secolo fra il principe vescovo di Trento Altemanno ed i cittadini di Riva, con il quale il signore feudale concedeva ai rivani la facoltà di costruire una struttura fortificata sulla piana ad oriente dell’abitato. L’assetto architettonico fondamentale del complesso così come ci appare oggi è frutto sostanzialmente della radicale trasformazione dell’originale impianto, promosso dagli Scaligeri verso la metà del Trecento. Per questo tutto il Quattrocento, Riva gravitò nella sfera d’influenza veneziana ed i provveditori veneti curarono l’armamento, il presidio e la manutenzione ordinaria dell’immobile.
All’inizio del Cinquecento la fortezza fu uno dei punti d’appoggio della strategia militare di Massimiliano I d’Asburgo che ne utilizzò le strutture portuali come arsenale marittimo. Quindi, nelle mutate condizioni politiche che riportarono il territorio di Riva sotto il controllo del principato vescovile tridentino, la Rocca, come altre sedi dell’amministrazione principesca, fu interessata da lavori di adattamento ed abbellimento soprattutto a cura del principe vescovo Bernardo Clesio.
Nell’Ottocento, in un clima politico e istituzionale ancora mutato, con l’affermarsi della presenza della compagine statale austro-ungarica, la Rocca entrò nei progetti a grande scala di sistemazione organica e di presidio dei territori a sud delle Alpi.
Nel nostro secolo, dopo i danni subiti in occasione di eventi bellici, i successivi parziali ripristini, e dopo lavori minori di adattamento, la Rocca non fu oggetto di modificazioni ed interventi sostanziali fino agli odierni interventi di restauro.
La Provincia autonoma di Trento ne entrò in possesso nel 1973 e nel corso degli anni ha curato un attento lavoro al recupero per una cifra complessiva di circa 5,50 milioni di euro per accogliervi l’attuale destinazione museale. Con il passaggio al Comune di Riva del Garda, lo storico edificio ospiterà iniziative culturali, destinate non solo alla popolazione ma anche ai numerosi turisti che frequentano l’Alto Garda.
Nel frattempo continueranno i lavori di consolidamento del canale che circonda al Rocca, in attesa della prossima stagione estiva, quando – grazie anche al nuovo palco – la struttura storica ospiterà la prima stagione di appuntamenti aperti al pubblico.
Carmine Granato - Padova - carminegranato@hotmail.com
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