Roma, 10 Settembre. Una corsa in taxi dall'aeroporto di Fiumicino a Roma (entro le mura Aureliane) costa 60 o 40 euro? Dipende. Da cosa? Dalle licenze ai tassisti. Se vengono rilasciate dal Comune di Roma la tariffa e' 40 euro se, invece, vengono rilasciate dal comune di Fiumicino la tariffa sale a 60 euro, il 50% in piu'. Occorre mettersi nei panni di un turista, che difficilmente conosce la lingua italiana, riservata a pochi eletti, che scende all'aeroporto intercontinentale "Leonardo da Vinci" di Fiumicino (RM) e che prende un taxi: per arrivare a Roma, se sara' fortunato, gli tocchera' un taxi del comune di Roma e paghera' 40 euro, se invece sara' sfortunato, prendendo quello del comune di Fiumicino, paghera' 60 euro. I taxi, ovviamente sono in fila uno dietro l'altro ed e' complicato scegliere: occorrera' guardare sulla carrozzeria se c'e' scritto l'uno o l'altro comune. Chi spieghera' il mistero all'ignaro turista giapponese che, oltre a pagare cifre astronomiche per un
pranzo, dovra' anche pagare di piu' per lo stesso servizio di trasporto? Piu' di due anni fa ci fu un tentativo di accordo per unificare le tariffe che, pero', falli'. La provincia di Roma (giunta Gasbarra), che aveva una delega in materia, minaccio' di intervenire ma non se ne fece nulla. Una notizia del genere ci fara' sommergere dalle risate a livello internazionale. Che pensa di fare il nostro ministro al Turismo, Michela Brambilla, per recuperare l'immagine del nostro Bel Paese? Rimborsare la differenza di prezzo della corsa agli ospiti, cosi' come propose il rimborso del prezzo astronomico del pranzo ai turisti giapponesi? E il nostro ministro ai Trasporti, Altero Matteoli, ha pensato di intervenire sulle due amministrazioni comunali, tra l'altro, entrambe di centro-destra?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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