sabato 17 maggio - ore 21.00
ANTEPRIMA TOSCANA:
PER ABBREVIARE LA MIA SOFFERENZA
ovvero dell'eroe perduto Marco Pantani
con Alessandro Pozzetti
scritto da Alessandro Pozzetti, Domenico Ferrari, Marina Morellato
collaborazione ai testi e alla regia di Renato Sarti
regia di Domenico Ferrari
"Se Marco Pantani fosse stato solo il più grande sportivo italiano degli ultimi trent'anni non avremmo mai fatto questo spettacolo" racconta Domenico Ferrari, regista di "Per abbreviare la mia sofferenza" che sarà presentato, in anteprima toscana, al Teatro dei Ricomposti di Anghiari, sabato17 maggio alle ore 21.00.
Ma Marco Pantani è stato anche personaggio di contraddizioni. Immensamente potente sulle verticali delle montagne, tragicamente in bilico sui gradini della vita.
Era un omino spelacchiato di cinquantaquattro chili, con le orecchie a sventola e le labbra magre, uno che, se non avesse rivoltato il mondo, non sarebbe mai entrato in nessuna fotografia.
Veniva da quella terra sghangherata e luminosa che è la Romagna, un ritaglio d'Italia che pare un cilindro fatto apposta per portare al mondo gente strampalata, poeti selvatici e visionari, grandi amatori e tizi che hanno il pallino di arrivare in cima al mondo. E come tutta la gente che viene da quella terra portava in sé, innato, il senso del teatro. Teatrali erano le sue imprese, teatrale, sotto i colori della tragedia, fu la sua morte.
E teatrali furono pure le sue parole: un giorno rispondendo a un giornalista che gli chiedeva perché mai andasse così forte in salita Marco rispose: "per abbreviare la mia sofferenza".
Per abbreviare la mia sofferenza. Un'espressione che pare una ricetta medica prescritta da un dio clemente ai mortali. Oppure il titolo di una tragedia moderna che parte dalla riviera romagnola e infila le salite di Italia e di Francia per spegnersi nella solitudine di un mare di inverno.
Lo spettacolo scritto da Alessandro Pozzetti, Domenico Ferrari e Marina Modellato, è la storia di Marco Pantani da Cesenatico. Storia delle sue glorie e del suo inferno, raccontata dalla voce di un attore (Alessandro Pozzetti), che affiora dapprima sullo sfondo di una Cesenatico terra di infanzia e di vacanze per poi scivolare, con linguaggi differenti e sempre diversi, lungo capitoli che portano all'unico finale che una tragedia può possedere.
"Un racconto leggero, poi epico, poi tragico – afferma Alessandro Pozzetti - che non è una biografia, ma romanzo di una vita che così ci piace raccontare".
Platea e Palchi Centrali: Intero 10, ridotto 7
Palchi Laterali: Intero 7, ridotto 5
Info e prenotazioni:
Teatro di Anghiari 0575 788659
teatrodianghiari@libero.it
www.reteteatralearetina.it
Gloria Peruzzi
ufficio stampa
Tel. +39 349 3588645
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