Dopo due anni tornerà ad esibirsi il 12 luglio a Bari all’Arena delle Vittorie, il cantautore, regista e scrittore di Correggio, Luciano Ligabue.
Reduce da un tour europeo che lo ha visto esibirsi nel mese di aprile nella più importanti capitali e città da Madrid a Barcellona, da Amsterdam a Parigi, da Amburgo, Monaco a Berlino, da Zurigo per terminare nella poliedrica Londra, il cantante ‘ha ancora forza’, per cimentarsi ed avventurarsi nel tour estivo che lo vedrà esibirsi negli stadi italiani.
Il tour italiano denominato ‘Elle Elle Stadi
Prima dei concerti Ligabue sta effettuando un giro di promozione per presentare il suo nuovo album ‘Secondo tempo’ che uscirà a maggio prossimo e che completa dopo ‘Primo tempo’ il suo ‘best of’ racchiudendo vent’anni di carriera.
Per questo motivo lo abbiamo intervistato alla conferenza stampa tenutasi presso l’Hotel Sheraton Nicolaus di Bari.
Anticipa le domande e subito spiega che questo concerto è uno spettacolo nuovo ed articolato ed è provvisto di una scenografia particolare. Scenografia che ha lo scopo di voler comunicare un messaggio forte, ma che non ha nessuna intenzione di spiegare per non rovinare
Già
D.: Cosa è cambiato in Ligabue in questi vent’anni?
R.: Sono cambiato umanamente ed anche musicalmente.
Tutti in un lasso di tempo più o meno breve cambiano. Adesso sono uno che si espone e si racconta di più anche relativamente alla parte sentimentale.
D.: E’ cambiato anche il tuo modo di scrivere ?
R.: Non riesco a capire come scrivo. So che scrivo e scrivo anche tante porcate che oggi posso permettermi anche di non pubblicare. Scrivere in questo momento è un gioco e non è un progetto perché non so cosa mediamente la gente vuole ascoltare, perché una canzona possa funzionare.
D.: Quando funziona una canzone?
R.: Funzionano quando hanno qualcosa da dire ma a volte può essere una melodia piacevole.
D.: Analizzando la situazione musicale si va un po’ a ritroso. C’è chi propone le sue canzoni passate e chi canta cover. Significa che è difficile trovare una novità o si vuole riscoprire il passato?
R.: Per quanto mi riguarda io ho tanto materiale e nei miei best of ho inserito un numero notevole di inediti .
D.: Hai progetti filmografici nel cassetto?
R.: Questi progetti hanno bisogno di tempo e come avete potuto vedere in questo momento sono così impegnato musicalmente.
Mi fa piacere e mi mette anche ansia quando la gente mi chiede quando proporrò un nuovo film. Ho girato due film perché avevo due storie importanti da raccontare, quando ne avrò un’altra non avrò dubbi, ma non dirigerò mai sotto copione.
D.: A Bari in questo momento vanno di moda le Tribute Band, cosa ne pensi?
R.: Mi diverte sapere che ci sono giovani che passano il tempo e si riuniscono per suonare e cantare davanti ad un pubblico e mi può fare solo piacere se cantano le mie canzoni.
D.: Primo e Secondo Tempo si può dire che fa riferimento sia alla terminologia calcistica che cinematografica.
R.: Lo sanno tutti che sono un tifoso calcistico e un amante dei film e che pertanto finito il secondo tempo termina sia la partita che un film. Nel mio caso può fare riferimento anche alla mia vita, adesso si vedrà come volterò pagina.
D.: A proposito di calcio come hai vissuto l’ultima partita dell’Inter con cui ha vinto lo scudetto?
R.: Non sono di natura scaramantico ma per l’Inter lo sono. In genere non guardo mai le partite importanti che la mia squadra deve giocare, perché soffro moltissimo. Pero domenica scorso ho voluto guardarla. Mi preparo alla partita con la parabola, mi accomodo e immediatamente scoppia un temporale. Abito a circa
Vent’anni sono passati dal suo primo lavoro musicale ma la sua musica sembra non essere invecchiata di un solo giorno e ‘certe notti’ è piacevole ascoltarla e lasciarsi andare …
Anna deMarzo




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