Si è tenuto il 02 luglio, nella splendida cornice del Palazzo della Ragione, il convegno “Investire
in futuro: finanza, innovazione, multiculturalità, reti per le PMI” all’interno
della più ampia manifestazione XIII Meeting dei Segretari Generali delle Camere
di Commercio Italiane all’Estero e Riunione Area Europa”.
Tale
importante iniziativa ha avuto inizio lo scorso 30 giugno e si concluderà il 3 luglio con un pomeriggio dedicato agli Incontri b2b fra gli attori
dell’economia e le Camere di Commercio italiane all’Estero. Tale occasione, estremamente
importante per il tessuto imprenditoriale italiano, ha offerto ad imprese, enti ed
istituzioni, la rara opportunità di entrare in contatto, in un unico contesto,
con i rappresentanti di diversi mercati potenziali per ottenere informazioni su
prospettive ed opportunità di collaborazione commerciale con le economie dei
paesi rappresentati.
Ha
aperto i lavori il presidente della Camera di Commercio, Alessandro Bianchi,
che ha ricordato che i temi del convegno, l’innovazione,
l’internazionalizzazione e la formazione, costituiscono gli elementi
fondamentali per lo sviluppo dell’economia in questo periodo sottolineando
inoltre la necessità di procedere in forme aggregate per avere più incisività
sul mercato. “Per queste operazioni” continua Bianchi “le Camere di Commercio
svolgono un’importante azione di stimolo e di supporto e favoriscono i
contatti bilaterali fra le nostre
aziende e gli imprenditori italiani che
operano all’estero”.
Ha
poi preso parola Augusto Strianese, Presidente Assocamere Estero: “Sono le
piccole e micro imprese a riscontrare le maggiori difficoltà nell’internazionalizzarsi;
le Camere di Commercio Italiane sono quindi gli enti più idonei per sostenerle.
In particolare, le Camere di Commercio italiane all’estero avviano molteplici
iniziative per favorire gli interscambi commerciali: sono già 2.300 gli
interventi che hanno movimentato 49 milioni di euro e oltre 150.000 contatti
d’affari fra aziende locali e aziende all’estero.”
Giovanni
Franco Masello, Presidente Veneto Promozione, ha quindi proseguito ricordando
l’enorme patrimonio culturale e artistico della nostra nazione, che attualmente
non viene sufficientemente valorizzato all’estero. “Veneto Promozione vuole
avviare delle iniziative per attrarre maggiormente gli stranieri sul nostro
territorio; sono infatti tanti i giovani italiani che vanno all’estero per
migliorare la propria professionalità, è ora di far partire anche il processo
inverso. Per esempio, nel settore enogastronomico, i ragazzi stranieri
avrebbero sicuramente molto da imparare”.
Carlo
Fratta Pasini, Presidente Banco Popolare, ha quindi riassunto in tre concetti
essenziali il suo pensiero; il Futuro, che sottolinea l’importanza e la necessità
di guardare sempre avanti, la Finanza intesa come strumento reale a fianco
degli imprenditori e “l’Innovazione: credere cioè nella possibilità della nostra
economia, ed essere fiduciosi sapendo che i sacrifici non vanno visti come una
tassa sul passato ma come un investimento sul futuro”.
Ha
poi preso parola Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere, il quale ha
sottolineato che i recenti sconvolgimenti dell’economia richiedono una
variazione dell’approccio ai mercati. “Su 6.148.000 imprese solo 200.000 stanno
affrontando il mare aperto dell’internazionalizzazione. Dopo Coca-Cola e Visa,
il Made in Italy è il terzo brand più conosciuto al mondo; da qui possono
partire nuove azioni e stimoli per approcciare i mercati internazionali, non in
maniera individuale e con improvvisazione, ma creando sinergie e facendo
sistema”.
Daniele
Marini, Professore di Sociologia dei processi economici Università di Padova e
Direttore Scientifico Fondazione Nord Est ha poi illustrato, con estrema
chiarezza, l’andamento dell’economia globale negli ultimi anni. Alcuni concetti
chiave: l’Europa è l’unico continente che non cresce pur essendo stata la prima
ad industrializzarsi, i paesi emergenti avanzano in modo molto rapido e quindi
le azioni di contrasto devono essere improntate alla velocità. Rileva inoltre
che solo un terzo delle imprese italiane è rimasto fermo, mentre la maggior
parte hanno comunque effettuato dei cambiamenti di tipo culturale,
organizzativo e nell’approccio ai mercati. Ha concluso la sua esposizione
evidenziando che l’Italia è in una posizione strategica per i traffici
internazionali, in quanto crocevia delle principali arterie che attraversano
l’Europa.
Si è
poi collegato da Roma Giuseppe Tripoli, Capo Dipartimento per l’Impresa e
l’Internazionalizzazione, Ministero dello Sviluppo Economico che, esponendo le
future politiche del governo, ha sottolineato che “l’approccio ai mercati
finora era sinonimo di export, ora invece bisogna avviare iniziative improntate
ad un concetto diverso di internazionalizzazione, includendo varie componenti
quale: l’importanza di attrarre talenti, la disponibilità di una rete
finanziaria efficiente, una valida formazione, e un’intensificazione dei
contatti commerciali. In quest’ottica è importante la collaborazione fra tutte
le istituzioni, il Ministero, l’ICE, le regioni e le Camere di Commercio
italiane all’estero.”
Nel
corso della tavola rotonda che è seguita, moderata da Giuseppe De Filippi
(caporedattore TG5) sono intervenuti Luciana Breviglieri (Presidente
Breviglieri Spa), Nicola Carè (Rappresentante Segretari Generali CCIE,
Assocamerestero), Maurizio Faroni (Direttore Generale Banco Popolare), Roberto
Luongo (Direttore Generale ICE), Sandro Pettinato (Vice Segretario Generale
Unioncamere), Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield (Capo Ufficio I D.G. per la
Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri), Giuseppe
Tartaglione (Presidente e Amministratore Delegato Volkswagen Group Italia) e
Renato Cantore (Capo redattore Rai, testata giornalistica regionale). Il
dibattito, particolarmente vivace e interessante, ha evidenziato alcune
esigenze sentite da tutti: in primis l’importanza di potenziare la spinta
all’internazionalizzazione, finora portata avanti un numero esiguo di imprese
italiane che dovranno crescere come numero e dimensione. Sottolineando il
sempre maggior peso dei paesi dell’area BRIC, si è fatto cenno anche ad altri
paesi in via di sviluppo che potrebbero offrire buone opportunità per i
prodotti italiani. Altro ingrediente fondamentale per la ripresa economica è la
voglia di investire e l’entusiasmo dei nostri imprenditori.
L’evento
si è concluso con l’intervento di Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e
Sviluppo, Ricerca e Innovazione Regione Veneto che ha ricordato l’importanza
della nuova agenzia Veneto Promozione, attivata di concerto con Unioncamere
Veneto e ha indicato quattro grandi direzioni per lo sviluppo delle imprese:
internazionalizzazione, aggregazione, semplificazione e ricerca e sviluppo. “La
crisi ci ha insegnato che dobbiamo dotarci di strumenti flessibili” – ha
continuato – “e lavorare intensificando le 4 grandi direttrici sopra citate”.
Relazioni
Esterne
Camera
di Commercio di Verona
Tel. 02/4694806 – Fax: 02/4695605
Nessun commento:
Posta un commento