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venerdì 9 gennaio 2015

Ricoh: la “nuova normalità” digitale delle aziende

Vimodrone, 8 gennaio 2015 – È l'ora della maturità digitale. Una ricerca commissionata da Ricoh Europe e condotta da Coleman Parkes ha coinvolto manager di tutta Europa per capire in che modo le aziende si muovono in questo scenario destinato a diventare presto la nuova normalità. 
Cloud, dispositivi mobili, strumenti per la comunicazione unificata e la collaborazione stanno cambiando il modo di lavorare delle persone. Il "digital working" rappresenta sempre più una leva a disposizione delle aziende per recuperare efficienza e aumentare il proprio vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti. In questo contesto le aziende che, grazie alle tecnologie digitali, riusciranno a modificare il proprio modo di lavorare saranno le prime a entrare nell'era della maturità digitale. 
Ma le imprese sono pronte a raggiungere questo obiettivo? Ne riconoscono l'importanza strategica? Quali ostacoli incontrano? Quali reparti aziendali stanno traendo i maggiori vantaggi dall'innovazione tecnologica e dall'ottimizzazione dei processi? Queste domande trovano risposta in una ricerca commissionata da Ricoh Europe a Coleman Parkes[1]
 
Maturità digitale, fonte di ottimismo 
Dalla ricerca Ricoh emerge come le aziende hanno idee molto chiare sull'importanza della maturità digitale e su come raggiungere questo obiettivo. Ottimismo diffuso, quindi: il 34% del campione afferma che occorreranno da 1 a 2 anni per raggiungere la maturità digitale, mentre il 37% pensa che ci vorranno dai 3 ai 5 anni. Tre quarti degli intervistati (73%) ritiene che il raggiungimento della maturità digitale porterebbe ad un aumento diretto dei profitti e il 62% afferma che la maturità aumenterebbe l'attrattiva dell'organizzazione nei confronti di potenziali investitori e di nuovi eventuali proprietari.
Per quanto riguarda i differenti reparti aziendali, sono le Operations a trarre il maggior vantaggio dalle tecnologie e dall'ottimizzazione dei processi.  Seguono: il Marketing, il Customer Service, le Vendite e il Finance. Le imprese sono comunque convinte che in tutte le aree aziendali vi siano ampi margini di miglioramento.
 
Sicuri di essere pronti? 
Lo studio mette in evidenza come l'ottimismo nei confronti della maturità digitale sia in contrasto con alcuni ostacoli che stanno frenando le aziende. In generale, sono le imprese di medie e di grandi dimensioni rispetto alle piccole a citare i maggiori ostacoli; probabilmente ciò dipende dal fatto che per loro la maturità digitale è più di una semplice priorità sulla carta e quindi sono maggiormente consapevoli non solo dei vantaggi ma anche delle difficoltà da considerare per portare a termine questa trasformazione. 
Oltre ai costi, che rappresentano la preoccupazione principale (68% degli intervistati), tra i principali aspetti che rallentano il "digital working" vi sono: 
·         La comprensione da parte delle linee di business dei vantaggi dell'era digitale (51% del campione)
·         La necessità di cambiare le modalità di lavoro per stare al passo con le nuove tecnologie (50%) 
·         L'allineamento di tecnologie, processi e modalità di lavoro (50%) – Questo aspetto preoccupa in modo particolare le grandi imprese (62% delle aziende di grandi dimensioni)
 
Piccole e grandi aziende: chi è più veloce nella corsa al digitale? 
Rispetto alle piccole aziende quelle di grandi dimensioni sono inoltre maggiormente preoccupate in relazione all'integrazione dei sistemi legacy con le nuove tecnologie (aspetto messo in evidenza dal 53% delle grandi aziende) e alla complessità dei processi da gestire (evidenziato dal 41% delle stesse aziende). 
In merito all'ambito dei processi appena citato, la maggior parte dei dirigenti delle piccole imprese (79%) ritiene che la propria azienda sia avvantaggiata nell'implementazione delle tecnologie rispetto alle grandi aziende grazie alla possibilità di ottimizzare i workflow più rapidamente. Nonostante le piccole imprese siano quindi in una posizione favorevole rispetto alla maturità digitale grazie alla capacità di implementare velocemente le tecnologie (aspetto evidenziato dal 64% delle piccole aziende), sembra che in questa tipologia di azienda ci sia meno consapevolezza dei vantaggi che derivano dal nuovo contesto digitale. 
 
I dirigenti delle grandi aziende sono più propensi ad apprezzare i numerosi vantaggi offerti dalla maturità digitale. I principali benefici identificati sono:
·         Semplificazione dell'accesso alle informazioni (93%)
·         Miglioramento dei processi di business (90%)
·         Rafforzamento del vantaggio competitivo (86%)
Nonostante tengano in minore considerazione benefici quali il maggiore vantaggio competitivo e l'aumento dei profitti, i dirigenti delle piccole imprese si aspettano che la maturità digitale porti a: 
·         Semplificazione dell'accesso alle informazioni (79%)
·         Miglioramento dei processi di business (79%)
·         Velocizzazione delle attività (74%)
 
Secondo Ricoh la maturità digitale è destinata a diventare la "nuova normalità". Questo aspetto strategico richiede, come emerge dalla ricerca, un ripensamento e rinnovamento delle modalità operative. La tecnologia può diventare driver di cambiamento e leva di sviluppo; l'analisi periodica dei processi, l'innovazione delle modalità lavorative e l'integrazione di nuove tecnologie sono fattori fondamentali per raggiungere questo obiettivo. Come messo in evidenza dalla ricerca Ricoh, le piccole e grandi imprese concordano sull'impossibilità di raggiungere la maturità digitale senza il supporto di un partner esterno. Attualmente oltre metà delle piccole (53%) e delle grandi (59%) imprese collabora con terze parti. Secondo le previsioni queste cifre sono destinate ad aumentare. 
Per ulteriori informazioni sui cambiamenti guidati dalla tecnologia potete visitare il sito: www.ricoh.it/thoughtleadership
 
Ricoh
Ricoh è un Gruppo multinazionale che fornisce soluzioni per la stampa office e per il production printing, servizi documentali e servizi IT. Con sede principale a Tokyo, Ricoh è presente in oltre 200 Paesi e nell'anno fiscale conclusosi a marzo 2014 ha realizzato un fatturato di 2,195 miliardi di yen basato sul principio contabile internazionale IFRS (circa 21,3  miliardi di dollari).
La maggior parte del fatturato del Gruppo deriva dalla vendita di prodotti, di soluzioni e di servizi che migliorano la gestione delle informazioni. Ricoh produce inoltre fotocamere digitali, che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, e altri prodotti industriali. Ricoh è conosciuta nel mercato per la qualità delle tecnologie, gli elevati standard di servizio e le iniziative a favore della sostenibilità.
Come espresso dalla tagline aziendale imagine. change. Ricoh aiuta le aziende a trasformare il modo in cui lavorano e a valorizzare l'immaginazione dei dipendenti.  
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito:




[1] Digital Maturity, ricerca condotta da Coleman Parkes Research, luglio 2014


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Redazione del CorrieredelWeb.it

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