Milano, febbraio 2017 – I prezzi degli immobili residenziali in Italia sono vicini alla stabilità: dopo anni di drastici cali, secondo l'Osservatorio dell'Ufficio Studi di Immobiliare.it, il secondo semestre 2016 ha segnatoun calo dei prezzi dell'1,2%, l'oscillazione più contenutarilevata dal portale negli ultimi tre anni.
La strada verso un mercato finalmente più solido è ancora più visibile se si guarda al dato trimestrale, relativo agli ultimi mesi del 2016: in questo caso la variazione dei prezzi resta negativa ma si ferma appena allo 0,7%.
Se il 2015 si era chiuso con un -5,1% di calo annuale, il 2016 si dimostra migliore, con prezzi in diminuzione del 2,4% sui dodici mesi.
Nel mese di dicembre 2016 il costo medio degli immobili residenziali in Italia è stato pari a 1.940 euro al metro quadro.
Questo valore varia nelle diverse aree del Paese: la zona più cara si conferma quella del Centro, con valori che arrivano a 2.341 euro al metro quadro; Il Nord cala a 1.952 euro, mentre il Sudrimane l'aerea con costi meno elevati pari mediamente a 1.629 euro al metro quadrato.
Nel secondo semestre del 2016 il Nord è la zona che più delle altre si avvicina alla stabilità dei prezzi degli immobili, con una riduzione dello 0,8% che diventa -0,5% su base trimestrale.
Al Centro e al Sud il calo è più evidente anche rispetto alla media nazionale arrivando rispettivamente al -1,7% e al -1,4% nel secondo semestre. In entrambe le aree l'analisi sull'ultimo trimestre 2016 registra una riduzione dei prezzi pari allo 0,8%.
Permane un grande divario fra i grandi e piccoli centri: dove si registrano oltre 250 mila residenti, la cifra media al metro quadro è pari a 2.580 euro; si scende a 1.695 euro per le città con meno di 250 mila abitanti.
Guardando però alle variazioni dei prezzi, le due realtà si avvicinano e tendono alla stabilità in maniera praticamente identica, con un calo dei dello 0,9% nell'ultimo trimestre del 2016.
«Un mercato contraddistinto da prezzi in forte calo per anni fa registrare oggi un aumento delle compravendite residenziali (+17,4% secondo l'ultimo Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate) – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Immobiliare.it – Viste le cifre che abbiamo rilevato, le oscillazioni dei prezzi sempre meno significative e vista la natura a "nido d'ape" del ciclo immobiliare, ci aspettiamo, per il 2017, un ulteriore incremento delle compravendite, a fronte di una sempre maggiore stabilità dei prezzi.»
I capoluoghi di regione
Come nel primo semestre, anche la seconda metà del 2016 incorona Firenze come il capoluogo di regione più caro d'Italia,con valori al metro quadro pari a 3.428 euro; ma se nella rilevazione precedente i prezzi erano in calo, adesso la tendenza si è invertita e, per l'ultimo semestre 2016, si registra un aumento dello 0,3%, che sale allo 0,4% su base trimestrale (settembre-dicembre 2016).
Anche la seconda e la terza posizione della classifica dei capoluoghi rimangono invariate: Roma è seconda,con 3.327 euro al metro quadro (-2,5% nell'anno, ma soltanto -0,6% nell'ultimo trimestre); Milano resta terza con una media di 3.216 euro al metro quadro, valore in calo dell'1,2% nel semestre e più in discesa nell'ultimo trimestre 2016 con un -1,6%.
Anche la coda della classifica rimane invariata ma emergono alcuni segnali di ripresa da evidenziare.
Catanzaro rimane il capoluogo di regione più economico: per comprare un immobile residenziale qui si spendono mediamente 1.129 euro, cifra che è scesa del 5,5% rispetto al 2015 ma che risulta in crescita dello 0,2% nell'ultimo trimestre del 2016. Un segno, questo, di come la ripresa stia coinvolgendo anche le località meno care.
Seguono Campobasso, con un prezzo medio di 1.180 euro al metro quadro (-10% rispetto a dicembre 2015, record assoluto dei cali annui in Italia), e Perugia con 1.290 euro/mq, cifra scesa del 5,4% in un anno.
L'ultima parte del 2016 ha visto crescere i prezzi in diversi capoluoghi di regione: oltre ai già citati casi di Firenze e Catanzaro, va segnalata la buona performance di Bologna, dove da settembre a dicembre 2016 i costi sono aumentati dell'1%.
A Trieste e Aosta si è rilevato un aumento dello 0,8%, ottimo segno soprattutto per la seconda città che nell'ultima analisi era quella in cui i prezzi erano scesi maggiormente in un anno.
Di seguito la variazione dei prezzi ponderati per area geografica:
| dicembre 2016 | Variazioni | ||
| Media di €/mq | 12 MESI | 6 MESI | 3 MESI |
|
| dic 15-dic 16 | giu 16 - dic 16 | sett 16-dic 16 |
Nord | 1.952 | -2,0% | -0,8% | -0,5% |
Centro | 2.341 | -2,7% | -1,7% | -0,8% |
Sud | 1.629 | -2,7% | -1,4% | -0,8% |
ITALIA | 1.940 | -2,4% | -1,2% | -0,7% |
Queste, invece, le variazioni dei prezzi richiesti nei 20 capoluoghi di regione per la tipologia immobiliareresidenziale:
Regione | Città | dic-16 | VARIAZIONI | ||
|
| Media di €/mq | 12 MESI | 6 MESI | 3 MESI |
|
|
| dic15-dic16 | giu16-dic16 | sett16-dic16 |
ABRUZZO | L'Aquila | 1.764 | -5,4% | -2,3% | -1,2% |
BASILICATA | Potenza | 1.611 | -5,6% | -4,8% | -2,1% |
CALABRIA | Catanzaro | 1.129 | -5,5% | -2,8% | 0,2% |
CAMPANIA | Napoli | 2.703 | -3,0% | -1,2% | -2,1% |
EMILIA ROMAGNA | Bologna | 2.560 | 0,0% | 0,9% | 1,0% |
FRIULI VENEZIA GIULIA | Trieste | 1.494 | 1,0% | 0,6% | 0,8% |
LAZIO | Roma | 3.327 | -2,5% | -1,6% | -0,6% |
LIGURIA | Genova | 1.870 | -6,5% | -2,5% | -1,3% |
LOMBARDIA | Milano | 3.216 | -1,4% | -1,2% | -1,6% |
MARCHE | Ancona | 1.902 | -3,4% | -3,1% | -0,9% |
MOLISE | Campobasso | 1.180 | -10,0% | -5,8% | -3,1% |
PIEMONTE | Torino | 1.789 | -2,3% | -0,9% | -0,2% |
PUGLIA | Bari | 2.014 | -3,3% | -1,4% | -1,3% |
SARDEGNA | Cagliari | 2.150 | -0,4% | -0,3% | -0,6% |
SICILIA | Palermo | 1.506 | -4,4% | -1,9% | -1,2% |
TOSCANA | Firenze | 3.428 | -0,2% | 0,3% | 0,4% |
TRENTINO ALTO ADIGE | Trento | 2.532 | -4,3% | -0,4% | -1,3% |
UMBRIA | Perugia | 1.290 | -5,4% | -1,6% | -0,9% |
VALLE D'AOSTA | Aosta | 2.138 | -0,7% | 1,2% | 0,8% |
VENETO | Venezia | 2.821 | -2,6% | -0,5% | -0,4% |
Fonte dati: Ufficio Studi Immobiliare.it
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www.CorrieredelWeb.it
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