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domenica 16 marzo 2014

Italia, Riduzione del Cuneo Fiscale ; Molte le categorie professionali fuori dal coro !!



Arriva sul tavolo del nuovo governo Renzi uno dei nodi chiave per le tasche degli Italiani, il cuneo fiscale. Attualmente, infatti, le buste paga dei lavoratori sono altamente svuotate da tutta una serie di balzelli che vanno dai contributi irpef regionali ai salassi irpef nazionali. Una busta paga che al lordo è  di 2400 euro può in taluni casi essere depauperata di ben 900 euro con un netto a fine mese di 1600 euro. La famelica mangusta di stato assorbe molti dei sacrifici del lavoratore Italiano che da parte sua, oggi, può recriminare la più alta tassazione Europea con un divario che può arrivare anche a ben 10 punti percentuale di Irpef in taluni casi. Molti sono i settori della busta paga che riflettono la grande voragine contributiva che si scontra con la realtà dello stipendio. Il colosso INPS assorbe gran parte della contribuzione lorda che per la somma di 2400 euro, raggiunge la ragguardevole cifra di circa 500 euro. Gli altri balzelli sono proprio rappresentati dall’Irpef che si valuta in 400 euro a cui si aggiunge il federalismo fiscale delle Regioni e dei Comuni che oggi viene rappresentato dall’addizionale Irpef che copre in busta paga il valore di 60 euro. La busta paga viene quindi ridotta del 36 % rispetto alla sua globale potenzialità iniziale. Il nuovo governo Renzi ha voluto dare un segnale in tal senso proponendo un taglio al cuneo fiscale attraverso una serie di misure. In linea generale sembra che  l’IRPEF 2014 subirà un taglio che dovrebbe portare ad un aumento in busta paga di circa 80 euro al mese con decorrenza a partire dallo stipendio di maggio per tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 1.500 euro al mese. Secondo il governo gli effetti positivi dovrebbero interessare la falce di reddito tra gli 8.000  ed i 25.000 euro, che sembra dovrebbe beneficiare di incrementi inversamente proporzionali al crescere dei loro stipendi (più gli stipendi sono alti, minori saranno gli incrementi in busta paga). Facendo due conti, chi guadagna 750 euro netti al mese avrà 92 euro in più, chi guadagna  950 euro potrà invece contare su 97 euro di aumento, ad di sopra di questa tipologia di reddito ,l’incremento inizierà a diminuire toccando quota 60 euro al mese in più per chi guadagna fino a 1.500 euro netti.  La fascia di reddito al lordo che viene proposta dal nuovo governo Renzi ,considerando le premesse, lascia però fuori dai benefici molte categorie Professionali come ad esempio gli Infermieri, che in linea con il proprio stipendio tabellare,fermo contrattualmente al 2009, guadagnano circa 26.000 euro annue e non godranno dei benefici. Il problema di fondo è la falce rigida che questo governo si è voluto dettare non tenendo in considerazione una classificazione di reddito in rapporto al volume lordo che certamente permetterebbe il beneficio fino a 25.000 euro per tutti per poi aumentare gradualmente di un punto percentuale ogni 1000 euro di reddito lordo in più fino a raggiungere l’attuale tabellare Irpef. Una questione che certamente dovrebbe essere affrontata prima di Aprile onde dare adito alla mancata equità verso una fascia contributiva che rappresenta il polmone del paese.

                                                                                 Di Maurizio Cirignotta



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