Dal vino nasce un nuovo prodotto ecologico, resistente, esclusivo, made in Italy.
Da selezioni dei migliori brand Wineleather si appresta a fornire al mondo della moda, del design e dell’enologia un nuovo materiale.
In esposizione al Vinitaly 2017 i primi arredi fatti in Wineleather.
Verona - 10 Aprile. L’eleganza di un arredo o di un oggetto di design non si valuta esclusivamente dalla forma ma anche nella qualità intrinseca della materia. La bellezza non può essere tale se causa effetti negativi, come inquinamento o disagio sociale. La materia deve essere sana, protettiva, socialmente sostenibile e corretta da un punto di vista ambientale.
Questo è l’obiettivo di Wineleather, la prima pelle 100% vegetale prodotta grazie ad uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia, una materia totalmente naturale, costituita dalle bucce, semi e raspi dell’uva che si ricavano durante la produzione vinicola. Pelle dal vino, dunque, senza usare una goccia di petrolio, senza utilizzare sostanze inquinanti, senza consumare acqua e senza, ovviamente, uccidere nemmeno un animale.
WINELEATHER VINCITRICE DEL GLOBAL CHANGE AWARD AL VINITALY 2017
Il 6 Aprile Wineleather si è aggiudicato il primo premio del colosso della moda “H&M”, il Global Change Award, considerato il premio internazionale più importante dell’innovazione nel fashion business. H&M ogni anno sceglie in tutto il mondo il business più innovativo e rivoluzionario, con una forte potenzialità industriale, nel campo della moda.
La prima assoluta di presentazione del materiale a base di vinacce, vincitore dell’importante premio, non poteva che essere la kermesse per eccellenza del Vino. «Dal 9 al 13 aprile saremo a Verona, al Vinitaly, all’interno del padiglione del Trentino (Stand E5), dove si possono toccare dei sample del prodotto e conoscere, attraverso dei monitori, il prodotto.. Un set di sedute disposte a forma di grappolo sono esposte già da domenica piazza Dante, a Verona, presso la Loggia Fra’ Giocondo, luogo VIP di incontri degli attori principali del vinitaly. Pelle morbida, dai colori intensi, indistinguibile dalla pelle animale o dall’ecopelle a base di fonti fossili, per un arredo di grande eleganza, completamente a tema enologico, sia nella forma che nel contenuto.
Ma da dove viene la materia per fare Wineleather? Oggi gran parte della vinaccia non è impiegata in maniera virtuosa. L’acquisizione di questa materia prima seconda per realizzare Wineleather non solo conferirebbe maggiore sostenibilità, anche dal punto delle emissioni all’intera filiera vitivinicola, ma potrebbe costituire un’ulteriore revenue stream per i produttori di vino.
La materia prima di produzione non manca. Nel mondo ogni anno sono prodotti 26 miliardi di litri di vino. Da questo processo produttivo si possono ricavare quasi 7 milioni di tonnellate di vinaccia da trasformare, in una materia dal grande valore aggiunto. Calcoli alla mano si potrebbero produrre tre miliardi di metri quadri l’anno di Wineleather, l’equivalente di circa 400 mila campi da calcio. A oggi l’Italia è il più grande produttore di vino con circa il 18% della produzione mondiale, un territorio ideale per la produzione di Wineleather, ma che certo può costituire un interesse anche per tutte le grandi regioni vitivinicole internazionali.
«La pelle vegetale Wineleather sta già avendo un grande successo», spiega ancora Tessitore. «Abbiamo iniziato solo da qualche giorno la campagna di comunicazione e già siamo presenti al Vinitaly con dei nostri modelli di arredo esclusivi, richiesti appositamente per allestire l’area VIP in centro a Verona. In programma abbiamo una serie di iniziative di alto livello individuando collaborazioni con le migliori cantine vinicole per dei co-branding di altissima qualità». L’obiettivo è realizzare dei veri e propri gran cru di pelle con le vinacce delle cantine più esclusive sul mercato italiano e internazionale. Vino, design ed eleganza diventeranno un connubio unico, di elevata qualità e sostenibilità.
COSA E’ LA PELLE VEGETALE? IN COSA SI DIFFERENZIA?
Wineleather sostituisce l’utilizzo delle pelli animali e di origine sintetica prodotte da fonti non rinnovabili ed inquinanti come il petrolio che causano problematiche ambientali durante il loro processo produttivo ed il loro smaltimento.
Il prodotto di origine vegetale impiega praticamente zero acqua per la produzione contro i 240l di acqua necessari per un metro quadro di pelle animale, ed è esente da tutti gli impatti negativi sugli ecosistemi creati dalle industrie produttrici di pelle animale tradizionale, dalla sofferenza animale agli scarti di conciatura che impiegano acidi e metalli pesanti che inquinano i terreni e le acque. Inoltre la concia chimica ha rilevanti danni sulla salute degli addetti alla conciatura.
Vegea srl nasce nel gennaio 2016 come azienda di produzione di nuove pelli vegetali, fondata sui principi di sostenibilità, etica, tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori, nel totale rispetto dell’ambiente. Attualmente è insediata nell’incubatore di Progetto Manifattura, il polo clean tech e dell’economia circolare italiano di Trentino Sviluppo. Il suo fondatore è Gianpiero Tessitore, architetto di Milano che nel 2014 inizia un approfondito studio in collaborazione con Centri di Ricerca specializzati, per analizzare le caratteristiche fisiche e meccaniche di diverse fibre vegetali e la loro capacità di essere trasformate in materiali ecologici. Questo studio ha identificato le fibre contenute nelle bucce e nei semi dell’uva come le ottimali per la creazione di una pelle totalmente ecologica 100% vegetale: Winelether.
Nessun commento:
Posta un commento