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martedì 1 gennaio 2008

Approvato il Bilancio della regione Campania

APPROVATO IL BILANCIO DELLA REGIONE CAMPANIA:
Più stanziamenti per il reddito di cittadinanza che per le politiche di
sviluppo. E' in questa scelta, la crisi di una classe dirigente.

di  Raffaele Pirozzi  e Giuseppe Biasco

Sono stati giorni difficili per il Consiglio regionale della Campania, che
ha dovuto registrare l'occupazione dell'aula consiliare da parte dei gruppi
della opposizione, mentre era costretto a lavorare, con la mortificante
presenza di montagne di spazzatura non raccolta per le strade della Regione.
La spazzatura assediava perfino lo stesso edificio del Consiglio Regionale,
ubicato al Centro Direzionale di Napoli, uno dei luoghi dove i rifiuti
vengono raccolti raramente in tempi normali, figurarsi in tempi di
emergenza.
Poca attenzione si è registrata attorno allo strumento di gestione
finanziaria della Regione, che è molto importante per i cittadini della
Campania.
L'ammontare complessivo della manovra economica della Regione è stata di ben 18 miliardi e mezzo di euro.
Per rendersi conto dell'importanza di questa manovra basta ricordare che la
Finanziaria approvata in lettura definitiva dal Senato, qualche giorno
prima, ammonta a 16 miliardi e mezzo di euro.
Il dato più importante di questa manovra è che la spesa prevista per la
Sanità, raggiunge l'incredibile cifra di 9,2 miliardi di euro, pari al 49,7%
della spesa totale regionale.
Questa cifra significa che per ogni cittadino della Campania, la spesa
sanitaria sarà di 1620 euro per il 2008, pari a 135  euro al mese.
Una famiglia composta da padre, madre e due figli, ha accollato una spesa di
540 euro al mese per un totale annuo di 6480 euro.
In questa somma enorme ci sono i debiti che si sono accumulati fino al 2006,
a cui si sono aggiunti quelli del 2007.
Debiti che sono cresciuti nel corso degli anni in virtù degli interessi e
delle manovre finanziarie di rientro che non hanno dato nessun risultato
concreto.
I cittadini della Campania, oltre a pagare le addizionali IRPEF più alte ed
il bollo auto al massimo del livello consentito dalla legge, pagano anche le
accise sulla benzina ed ora, anche per il gasolio.
Nel frattempo che si paga il ticket su i medicinali e sulle visite
ambulatoriali, va ricordato che per avere una visita medica specialistica
per i malati di diabete, negli ambulatori della ASL di Piazza Nazionale a
Napoli, occorre un mese per avere un incontro con un incaricato
amministrativo che rinvia la visita con il medico a quattro mesi dopo.
La valutazione la lasciamo al lettore.
Un'altra riflessione che vogliamo sottoporre ai lettori riguarda il
personale della Regione Campania che  è stato motivo di acceso dibattito in
Consiglio.
La spesa prevista nel bilancio per il personale regionale per il 2008 sarà
di 660 milioni di euro, pari al 3,5% del totale.
La polemica mi sembra veramente poca cosa, prendendo atto che questi
lavoratori non vedono rinnovato il loro contratto da 2 anni e quindi i
salari sono fermi al valore del 2003.
In fine si fa un grande parlare del Reddito di cittadinanza  e delle
politiche sociali a cui vieme assegnata la cifra di soli 33 milioni euro,
mentre la voce di bilancio per le politiche di sviluppo produttive della
Regione assomma a poco più di 24 milioni di euro.
Sono cifre veramente ridicole per un Regione che vede il suo PIL fermo ai
livelli degli anni passati.
Da questo bilancio regionale si capisce che la Regione punta tutto sulle
risorse straordinarie che verranno dai finanziamenti europei previsti fino
al 2013.
Si capisce chiaramente che questi fondi saranno utilizzati poco per
obiettivi strategici e molto per sostenere le spese ordinarie degli Enti
Locali.

Di fronte ad una manovra di questo tipo, con una grave emergenza sociale ed
economica in atto, rappresentata dalla mancata soluzione del problema dei
rifiuti, occorre una presa di coscienza politica da parte di  tutti i
partiti della Regione,  Provincie e  Comuni.
Ostentare tranquillità, non affrontare il merito delle questioni, ignorare i
problemi è grave ed oltremodo pericoloso.
Esercitare la critica, entrare nel merito delle questioni, studiare i
problemi significa voler contribuire al miglioramento delle condizioni di
vita dei cittadini, significa essere democratici.
Non voler prendere atto della gravità della situazione, significa condannare
gli anni futuri della nostra Regione ad una decadenza certa, dalla quale
sarà difficile da risalire.
Si corre il rischio di un fallimento che i cittadini della Campania non
meritano.

Napoli, 30/12/07

--
raffaele.pirozzi@email.it 

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