Il Quartirolo Lombardo DOP Arrigoni è un formaggio realizzato con latte vaccino prodotto da mucche nutrite con erba "quartirola" (da cui deriva il nome "Quartirolo"), termine con cui in passato si identificava l'erba ottenuta dall'ultimo taglio prima dell'inverno, definito anche "quarto taglio". Il Quartirolo Lombardo è un formaggio che rappresenta la tradizione casearia, ma anche il gusto dei consumatori moderni. Può essere consumato fresco oppure stagionato. In quest'ultima versione, presenta un sapore intenso e una pasta compatta e fondente.
Caratteristiche del Quartirolo Lombardo DOP Stagionato Arrigoni:
Sapore aromatico e intenso
Crosta sottile, morbida, bianco rosata tendente al grigio verde nel prodotto più stagionato
Pasta compatta, friabile ma fondente in bocca
Stagionatura: minimo 30 giorni
Disponibile nella confezione da 350 g – Prezzo indicativo al pubblico: 4,50 Euro
LE RICETTE ARRIGONI
Torta di spinaci al Quartirolo e aneto
Ingredienti:
Preparazione:
Mondare e lavare gli spinaci, cuocerli a vapore finché saranno teneri, raffreddarli e strizzarli. Tritarli grossolanamente.
In una capace terrina mescolare gli spinaci con il Quartirolo Arrigoni, aggiungere le uova, il sale, il pepe, 2 cucchiai di burro fuso e le erbe tritate.
Ungere con burro fuso una teglia rettangolare da forno (circa 30 x 22).
Foderare la teglia con 5 fogli di pasta phillo unti su entrambe le facce, tranne quella attaccata al ripieno. Farcire con il ripieno preparato. Chiudere con altri tre fogli di pasta unti di burro (non ungere la faccia accanto al ripieno e l'ultima rivolta verso l'alto).
Sigillare i bordi e praticare dei tagli con un coltello ben affilato su tutta la superfice in modo da ricavare circa 15-20 quadrati. Spruzzare di acqua e infornare per circa 45 minuti a 180°C.
Questa torta è buona sia tiepida che fredda.
NB: questa è una ricetta creata nell'ambito dell'"Arrigoni & AICI Tour", il percorso nato dalla collaborazione tra il pluripremiato caseificio Arrigoni e l'AICI-Associazione Insegnanti di Cucina Italiana. In caso di pubblicazione, vi preghiamo di segnalare che la ricetta è di Cristina Blasi e Gabriella Mari, insegnanti AICI della Scuola di Arte Culinaria "Cordon Bleu" di Firenze
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