Grido di speranza per Napoli

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La mia luce, il mio atto d'amore per "Partenope" è tutto qui:

http://it.youtube.com/watch?v=OMn63snTA80

In un momento terribile per Napoli, in cui tutto sembra perso e il buio sembra ci attanagli, continuo a vedere uno spiraglio di luce;

qualcuno dirà che sono un illuso, ma che ci volete fare... sono solo innamorato della mia città e, si sa, l''amore è cieco ed è ciò che mi fa sperare.

E mentre tutti parlano di "monnezza" e sparano a zero sulla città (chi a torto e chi a ragione) io ho voluto andare in controtendenza perchè qui si sta stravolgendo la vera essenza e la dignità di "Partenope", nobile sirena bellissima e gloriosa, ma maltrattata da più di un secolo da politici corrotti, malavita senza scrupoli, cittadini incivili, giornalisti scorretti e forestieri ignoranti e fanatici. E intanto chi la ama soffre.

Ho trovato terreno fertile e ispirazione spontanea in un brano del cantautore Lino Blandizzi, figlio spirituale del Maestro Sergio Bruni (anche se prediligo decisamente il filone elegante di Roberto Murolo), che ho conosciuto personalmente qualche giorno fa alla FNAC, e che mi ha dato un'emozione grandissima cantando per pochi innamorati della città questo grido di speranza in un momento davvero critico per le sue sorti.

Avrei potuto mettere nel video molte altre bellezze di Napoli (non ci sarebbero entrate) ma il messaggio non è meramente estetico.

Vorrei che qualcun altro potesse vedere quella luce lontana che vedo io e recepirne il messaggio. Lo spero.

Napoli può rinascere, ma dipende prima di tutto da noi che la viviamo.

Scusate il disturbo,

ANGELO

p.s.= l'unica cosa che non condivido nel testo di Blandizzi è <<i festoni dei panni appesi stesi al vento>>. E' una delle tante cose che i napoletani incivili (non solo nei quartieri più popolari) dovrebbero evitare.

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PER LA MIA CITTA'

Lino Blandizzi (versi iniziali di Sergio Bruni)

IO VIVO IN QUESTA GRANDE CITTÀ 

CHE SI CHIAMA NAPOLI 

QUESTO PRESEPE RICCO DI LUCI 

DISTESO SUL MARE. 

TRA I VICOLI E I PALAZZI 

I FESTONI DEI PANNI STESI AL VENTO 

DOVE TUTTO SUCCEDE E TUTTO SPARISCE 

NEL NIENTE. 

CON LE SUE CONTRADDIZIONI 

I SUOI CASTELLI E IL PORTO 

QUALCOSA STA CAMBIANDO 

E FINALMENTE LE PIAZZE LE PIAZZE 

E LE FONTANE APERTE. 

IO VIVO IN QUESTA GRANDE CITTÀ 

CHE SI CHIAMA NAPOLI 

TRA I COLORI E TUTTA QUESTA GENTE 

PIENA DI SPERANZA. 

IN UN RITMO COSI' LENTO 

DOVE TUTTO SEMBRA FINTO 

ME NE VADO E POI RITORNO 

IN QUESTO DOLCE AMARO AMORE 

PER LA MIA CITTÀ. 

NAPOLI LA MIA NAPOLI 

SARÒ CON TE PER SEMPRE 

NEI MOMENTI PIU' DIFFICILI 

FINO A QUANDO ESCE IL SOLE 

QUEL COLORE AZZURRO IN MEZZO AL CIELO. 

NAPOLI LA MIA NAPOLI 

SCENDERÒ CON TE IN CAMPO 

COME SE FOSSE UNA PARTITA 

PER L'AMORE E PER LA VITA 

PER MIGLIORARE INSIEME PER VINCERE CON TE. 

IO VIVO IN QUESTA GRANDE CITTÀ 

CHE SI CHIAMA NAPOLI 

CON QUELLA BELLA SIGNORA CHE VEDI 

DISTESA SUL MARE. 

TRA I VICOLI E I MIRACOLI 

OGNI ANGOLO É UN TEATRO IMPROVVISATO 

IN QUESTO DOLCE AMARO AMORE 

PER LA MIA CITTÀ. 

IO VIVO IN QUESTA GRANDE CITTÀ 

CHE SI CHIAMA NAPOLI 

TRA I COLORI E TUTTA QUESTA GENTE 

PIENA DI SPERANZA.

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http://eightleague.altervista.org/crisi_rifiuti.htm 

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From: Angelo Forgione <angeloxg1@email.it>