Politici tra "Euforia e Amarezza" senza senso
Euforia della vittoria, amarezza della sconfitta.
Questi gli atteggiamenti dei politici della Repubblica del nostro tempo.
I nostri politicanti sono da un lato euforici per avere vinto una battaglia di potere contro l'esercito nemico, e amareggiati, dall'altro, per aver perso "poltrone" importanti che dovranno cedere al nemico.
Festeggiamo, è l'ora giusta!
Il Paese prospera (nella immondizia); l'Italia è stata la locomotiva dell'espansione economica dell'Europa degli ultimi anni (ovvero, ne è stata la cenerentola), le riforme istituzionali sono state affrontate e portate a compimento garantendo crescita e prosperità futura (ovvero, siamo ancora molto lontani dall'avere completato le riforme), siamo pronti ad affrontare le sfide del nostro tempo (problema energetico, crisi finanziaria internazionale, economie emergenti).
Quanto deve essere umiliante per tutti i cittadini coscienziosi e che ancora credono nelle istituzioni democratiche assistere allo scempio offerto da politici di "elevata statura morale ed intellettuale" che ci circondano, "responsabili dinanzi al Paese in ogni circostanza".
Si tratta di una specie di politicanti sempre piu' numerosa ed impermeabile agli eventi, intenta esclusivamente alla conservazione del potere e della poltrona come fine a se stesso, una specie talmente miope da non osservare che la sfera di potere da controllare si "riduce costantemente", proprio perché energie e spesso anche risorse economiche sono utilizzate per la lotta "per il potere" anziché per "l'esercizio del potere" a beneficio della collettività, con progetti ed interventi propri di una "strategia di crescita".
L'Italia sarà presto superata non solo da Spagna e Grecia, ma anche da tutte quelle economie "emergenti" che sanno cosa significhi perseguire "una strategia di crescita" per il futuro.
Politicanti: svegliatevi! Al ritmo attuale, la dimensione della Torta (economica e di politica internazionale) che vi potrete spartire si ridurrà progressivamente sino ad annullarsi.
Non dovrebbe esser questa una ragione sufficiente, anche per i piu' assetati ed accecati di "potere" per cercare soluzioni che consentano di "incrementare la dimensione della Torta" stessa, tentativo il quale, avrebbe come effetto secondario la crescita dell'intero Paese?
C'è da chiedersi se tali politicanti vivano nel nostro Paese, se facciano il tentativo di immaginare il Paese che stanno consegnando ai propri figli ed amici (raccomandati).
Forse non sono sufficientemente coscienti del fatto che recessione e povertà possono colpire chiunque repentinamente. Forse qualcuno dovrebbe informarli che la nostra Repubblica non replicherà il dominio millenario dell'impero Romano.
Chissà se in questi giorni di euforia ed amarezza qualcuno dei nostri politici si sveglierà dal torpore, proiettando il proprio sguardo e pensiero solo un po' piu' in là delle elezioni, ovvero, dell'arena dove si lotterà per il "potere".
Politici, guardate oltre le elezioni, fatelo in nome dei Vostri interessi futuri, agite per il bene della collettività, ovvero, i Vostri figli, parenti ed amici. Pensate non solo alla loro situazione odierna ma anche al loro futuro piu' in là negli anni, e vedrete che indirettamente penserete anche un po' a noi.
In un passo antico (Antico Testamento, Ecclesiaste 8:9) si legge che "l'uomo ha dominato l'uomo a suo danno". E' vero, il problema sta nel "dominio", ovvero, nell'abuso del potere, nel tentativo portato avanti con ostinazione di dominare altri.
Diventino tutti i nostri politici un po' piu' "ministri", nel senso antico del termine (greco) di "servitori" al servizio di altri: servano il Paese con impegno dignità ed onore.
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From: Ermanno Delia De&Co ermanno.delia @de-co.it
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