Il dispositivo attualmente è all'attenzione di importanti enti di ricerca mondiale e di protezione civile.
In generale i terremoti sono causati da improvvisi movimenti di masse rocciose (più o meno grandi) all'interno della crosta terrestre e si manifesta attraverso onde sismiche.
Le stesse sono rilevabili e misurabili attraverso particolari strumenti detti sismografi, usati comunemente dai sismologi, e visualizzabili su sismogrammi. Le onde sismiche si distinguono in tre tipi:
Onde di compressione o longitudinali (P)
Le onde longitudinali fanno oscillare le particelle della roccia nella stessa direzione di propagazione dell'onda. Esse generano quindi "compressioni" e "rarefazioni" successive nel materiale in cui si propagano.
Onde di taglio o trasversali (S)
Le onde S, ovvero onde "secondarie", si propagano solo nei solidi perpendicolarmente alla loro direzione di propagazione (onde di taglio).
Onde superficiali (R e L)
Le onde superficiali, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, non si manifestano nell'epicentro, ma solo ad una certa distanza da questo.
Tali onde sono il frutto del combinarsi delle onde P e delle onde S, e sono perciò molto complesse.
A differenze degli strumenti di rilevazione esistenti l'unità di controllo P.C.S. rileva anticipatamente proprio queste onde e ne monitora l'andamento nel tempo.
Scenari Operativi
L'unità di controllo P.C.S. (prevenzione controllo sisma) è indicata per utilizzi civili ed in particolare per applicazioni di tipo "Environmental" per il monitoraggio di quei territori a rischio sismico e vulcanico nei quali un intervento tempestivo può salvare vite umane.
L'unità P.C.S. può anche essere integrata in sale di comando e controllo della Protezione Civile nazionale, distribuita in sezioni locali oppure utilizzata come "nodo" di una rete di Geo-stazioni di rilevamento Sisma ed eventi ambientali regionali, le applicazioni sono molteplici.
I mercati di riferimento sono quei paesi a forte rischio sismico come Europa (tra cui l'Italia), America, Asia (tra cui Giappone, Iran e Russia).
Sono stati individuati nr. 4 possibili scenari, tutti applicabili in un territorio a forte rischio sismico tra cui anche quello italiano:
1. Sisma in territorio aperto (territori sismici in genere e zone ad innevamento naturale di montagna);
2. Monitoraggio di eventi sismici in aree in cui sono presenti Infrastrutture Critiche (dighe, Centrali elettriche, centrali nucleari, aree industriali chimiche e petrolchimiche, etc.);
3. Sisma in strutture chiuse o terreni critici (sottostazioni elettriche, miniere, monitoraggio di terreni argillosi ad alta franosità, etc.);
4. Bio-edilizia ed edilizia tradizionale per la costruzione ed il monitoraggio di manufatti realizzati secondo le norme e le tecniche antisismiche.
Descrizione
L'unità di controllo P.C.S. si presenta in un contenitore metallico di dimensioni ridotte al cui interno risiedono le quattro principali unità:
1. Alimentatore-carica batteria/batteria (long life);
2. Unità Rilevatrice ed Elaborazione a Microprocessore;
3. Unità Logica Gestione Parametri ed Eventi;
4. Interfaccia gestione uscite.
L'unità di controllo P.C.S. è un "portable Device" con un tempo di deployment programmabile e che può funzionare sia alimentato da rete sia a batteria, al quale si deve connettere una "tastiera di comando e gestione" dedicata (quinto componente del sistema) per la gestione ed il controllo delle funzionalità della unità di controllo P.C.S.. È preferibile installare la centrale su strutture portanti o piastre amplificanti ed inoltre l'apparecchiatura si auto calibra, ovunque dove viene posizionata o installata, tempo massimo d'installazione 15 minuti.
Le visualizzazioni dello stato e gestione della rete (tramite tastiera) possono essere monitorate e controllate anche a distanza. Inoltre è in grado di trasmettere richieste di assistenza tecnica, tutto in automatico (altre descrizioni sono per ora riservate)
Roma, 10 giugno 2017
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